Foibe, Calandrini (FdI): fa rabbia l’irragionevole chiusura ideologica di alleanza sinistra e verdi

“Il giorno del Ricordo dovrebbe rappresentare un momento di unità nazionale e di riappacificazione storica, in un mondo che è sempre più interconnesso economicamente ma dove furori etnici e religiosi devastano ancora intere popolazioni. Il dramma delle Foibe e quanto accaduto nel confine orientale tra il 1943 e il 1945 non può rappresentare una commemorazione di parte. La furia comunista titina non uccise solo rappresentanti o sostenitori del partito fascista. Documenti storici confermano che a essere internati, torturati e infoibati, negli anni, furono anche partigiani non comunisti, membri delle forze armate italiane, semplici possidenti terrieri ma anche oppositori slavi, insegnanti, messi comunali. Riconoscere un orrore non significa dover abbandonare le proprie radici ideologiche, che devono però evolvere e guardare in faccia la realtà. Provo rammarico, quindi, per la scelta di Alleanza Sinistra e Verdi di non votare la risoluzione presentata da Fratelli d’Italia che ha come obiettivo quello di impegnare il Governo a incrementare le iniziative, soprattutto nelle scuole, per trasmettere e conservare la memoria della storia e della tragedia dei nostri confini orientali”.

Lo dichiara in una nota il Senatore di Fratelli d’Italia, Nicola Calandrini, presidente della V Commissione Bilancio di Palazzo Madama.

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