“I tagli del Fondo perequativo infrastrutturale non rappresentano un definanziamento della crescita del Sud, ma fanno parte di una riprogrammazione delle risorse che riguarda anche i fondi del Pnrr. Trovo quindi sterili le polemiche di una parte della stampa che accusa il Governo Meloni di aver abbandonato il Sud. Se mai è vero il contrario: c’è da parte del Governo un’attenzione massima per il rilancio del Sud, che si concretizza nella revisione sostanziale del Pnrr per ricollocare tutte le risorse originariamente previste per perseguire la perequazione infrastrutturale all’interno di strumenti di finanziamento nuovi. Gli strumenti precedenti, infatti, presentano alcune criticità che hanno impedito al Governo Draghi, in oltre un anno e mezzo, di adottare i decreti attuativi contenenti i criteri di ripartizione del Fondo perequativo. La strategia del Governo include anche l’istituzione della Zona Economica Speciale (ZES) unica per il Mezzogiorno e interventi anche di carattere normativo volti a riattivare gli oltre 4 miliardi di investimenti destinati alle finalità del Fondo perequativo infrastrutturale su basi nuove”.
Lo dichiara in una nota il senatore di Fratelli d’Italia Nicola Calandrini, presidente della 5a Commissione Bilancio.