Ogni giorno, in silenzio e spesso lontano dai riflettori, donne e uomini in divisa si trovano a fronteggiare situazioni di grande responsabilità e rischio, dimostrando quanto sia essenziale il loro operato per la nostra sicurezza. Una delle storie più recenti che ha commosso l’Italia è quella che arriva da Bolzano, dove un poliziotto fuori servizio ha evitato una tragedia, salvando una giovane madre e i suoi due figli piccoli sul Ponte Adige. La donna aveva deciso di farla finita, ma l’intervento tempestivo e coraggioso dell’agente ha impedito che una drammatica vicenda si trasformasse in un dolore immenso.
Un gesto di altruismo, che mette in evidenza il senso del dovere e il coraggio di un poliziotto. In molte occasioni, le forze dell’ordine sono state decisive nel prevenire tragedie e nel garantire la sicurezza dei cittadini. Dalla gestione di manifestazioni difficili, alla lotta contro il crimine organizzato, passando per il soccorso in situazioni di emergenza, ogni giorno queste donne e uomini dello Stato svolgono il loro lavoro con dedizione, affrontando spesso dei rischi enormi.
Purtroppo, nonostante ciò, le forze dell’ordine sono frequentemente al centro di attacchi e critiche. Recentemente, durante le manifestazioni politiche che hanno scosso il Paese, non sono mancati momenti in cui le azioni delle forze di polizia sono state messe in discussione, spesso strumentalizzate per fini ideologici. Accuse, in molti casi infondate, che dipingono le forze dell’ordine come violente e repressive, ignorando il fatto che la loro missione è garantire l’ordine pubblico e proteggere i diritti di tutti, anche di coloro che manifestano in dissenso.
Un esempio recente di come le forze dell’ordine possano essere messe sotto accusa è il caso di cronaca del giovane 19enne di origine marocchina Ramy Elgaml, la cui morte ha suscitato molte polemiche. Inizialmente, molti accusarono i carabinieri di aver causato l’incidente durante l’inseguimento, ma una perizia disposta dalla Procura di Milano ha cambiato la situazione. La perizia infatti ha confermato che il carabiniere che era alla guida della macchina inseguitrice ha avuto un comportamento corretto e si è attenuto alle procedure previste nei casi di inseguimenti di veicoli. Questo episodio dimostra come l’operato delle forze dell’ordine possa essere frainteso o distorto. È importante, quindi, ricordare che il loro compito non è affatto facile e ordinario, tutt’altro. Spesso si trovano a dover gestire situazioni complesse e ad essere giudicati senza comprendere il contesto in cui operano. Eppure, nonostante tutto, svolgono sempre il loro lavoro con integrità, rispettando la legge e cercando di bilanciare le esigenze di sicurezza con i diritti dei cittadini.
In un mondo che sembra sempre più diviso, è fondamentale riconoscere il valore di chi si trova, ogni giorno, in prima linea. Gli attacchi strumentali, che talvolta giungono da alcune frange della società, non devono offuscare l’importanza del lavoro che svolgono. Ogni volta che un agente interviene per salvare una vita, per prevenire un crimine, o per garantire che la nostra città rimanga sicura, sta facendo qualcosa che va ben oltre il semplice “lavoro”: sta dimostrando un impegno profondo per il bene comune.
Perciò, quando vediamo un poliziotto, un carabiniere, un finanziere e un militare ricordiamoci che quella divisa non rappresenta solo il nostro Stato, ma l’intera comunità che si affida a chi ogni giorno si impegna per avere una società più sicura. Ne momenti di difficoltà, è proprio il loro lavoro che ci permette di andare avanti, proteggendo noi e le nostre famiglie. Occorre allora sostenerli e riconoscere il loro valore.