G20, Meloni: “Significativo protagonismo italiano”

Il discorso di Giorgia Meloni nell’ultima giornata del G20 ha preannunciato alcuni dei temi che verranno portati avanti in occasione del G7 in Italia il prossimo anno.

Tra questi temi, c’è sicuramente la questione migratoria. È stata fatta menzione a New Delhi dell’importanza del cosiddetto Processo di Roma, nel quale il ruolo dell’Italia è centrale, essendo stato paese promotore nella lotta ai trafficanti di vite umane e al contrasto delle tratte illegali di vite umane.

“L’ Africa, anche grazie al ruolo italiano, è stata centrale in questo vertice”, ha dichiarato il Presidente del Consiglio, ricordando che il G20 è stata una occasione per la conferma di una “crescente attenzione nei confronti del continente africano. Non è stato così in passato”. Anche questo “va considerato un successo raggiunto grazie al ruolo che l’Italia ha svolto nell’ultimo anno”

E infatti l’Africa “sarà una delle questioni centrali che porteremo alla presidenza del G7”.

Altra tematica emersa in India e che sarà al centro del G7 italiano è quella relativa alla neutralità climatica. In particolare, sulle banche multilaterali di sviluppo, che “devono essere più vicine ai paesi a basso reddito”, come sottolineato dal premier italiano nel corso della conferenza stampa al termine del meeting indiano.

Ulteriore questione preannunciata è quella riguardante l’intelligenza artificiale.
“Come già avevo fatto al G7 di Hiroshima, come già avevo fatto al consiglio d’Europa il tema dell’intelligenza artificiale è un tema che io credo debba vedere una maggiore concentrazione da parte dei leader mondiali. L’ho detto con franchezza oggi. Lo sviluppo della tecnologia sta correndo molto velocemente, non sempre l’impressione che la nostra capacità di governare i processi corra altrettanto velocemente”, ha dichiarato Giorgia Meloni, che ha colto l’occasione per evidenziare: “Se da una parte noi dobbiamo ottimizzare il valore aggiunto che le nuove tecnologie possono portare, dall’altro non possiamo non considerare adeguatamente l’impatto che quelle nuove tecnologie possono avere sulle nostre società. Particolarmente quando si parla di intelligenza artificiale. Noi eravamo abituati ad un progresso che serviva ad ottimizzare le competenze umane, oggi rischiamo di trovarci di fornire ad un progresso che sostituisce le competenze umane. Oggi è proprio l’intelletto che rischia di essere sostituito e questo avrebbe un impatto pesantissimo anche sui lavori ad alto livello professionale. È una riflessione che merita concentrazione e che merita velocità”.

Il nostro Paese, inoltre, coinvolgerà su questo tema attori pubblici e privati, e durante la presidenza del G7 intende “richiamare dei principi etici alla base dello sviluppo dell’intelligenza artificiale”, perché “queste non sono materie sulle quali gli stati nazionali possono fare la differenza da soli se non esiste una regolazione a livello globale. Siamo pronti a collaborare con tutti, ma questa è una materia sulla quale rischiamo davvero di arrivare troppo tardi. E questa volta arrivare in ritardo significherebbe avere impatti disumanizzanti è molto critici per le nostre società”.

Ci sono state molte iniziative a margine del G20, come quella relativa al lancio della alleanza globale sui biocarburanti da parte di Italia, Stati Uniti, India, Brasile, Emirati Arabi, Argentina, Bangladesh, che rappresenta una della sfide che “tende a mettere insieme la transizione verde e interessi nazionali”.
Altra importante proposta riguarda il cosiddetto Corridoio economico tra Ue, Medio Oriente e India, con un “significativo protagonismo italiano nella rete di connessioni energetiche, fisiche e digitali”.

Infine, diversi i bilaterali che l’Italia ha tenuto con paesi quali Cina, Regno Unito e Corea, in cui è stata confermata una “volontà di rafforzare la cooperazione” e una “convergenza di vedute”.

Il protagonismo che l’Italia ha mostrato in questa occasione internazionale è stato importante, soprattutto in termini strategici e che porteranno il nostro Paese ad ospitare il G7 nel 2024 con una rinnovata centralità internazionale.

La dichiarazione finale adottata dai leader mondiali a New Dehli contiene elementi che saranno centrali anche in Italia, in quanto “quello che accade nel G20 tende a ripercuotersi su quello che accade nel G7”.

Il risultato di questo incontro non era “un risultato scontato”, come ha sottolineato il premier italiano. La dichiarazione a cui si è giunti in questi giorni è infatti una “dichiarazione di compromesso”, da considerare “comunque molto importante nell’attuale contesto”.

La nostra Nazione in questa due giorni ha mostrato di essere un Paese strategico all’interno dello scacchiere internazionale e di aver lavorato in maniera coerente e continuativa nel corso dell’ultimo anno per arrivare ben preparata alla sfida del G7.

Il G20 ha rappresentato una delle ultime sfide prima della presidenza italiana, ed è stata una importante occasione per dimostrare agli altri leader e paesi internazionali le capacità e le proposte che l’Italia intende portare avanti, assumendo una postura lineare e realista nei confronti delle problematiche che questo difficile contesto pone di fronte.

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Giovanni Curzio
Giovanni Curzio
Giovanni Curzio, 21 anni, napoletano, studente alla facoltà di Giurisprudenza della Università degli Studi Suor Orsola Benincasa. Da sempre è appassionato di giornalismo sia di cronaca che sportivo. Collabora anche con agenzie di stampa ed emittenti radiofoniche e televisive della Campania.

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