L’opera di Giovanni Gentile “Origini e Dottrina del Fascismo”, recentemente edita da Passaggio al Bosco, delinea la visione ideologica e filosofica del movimento mussoliniano – di cui il pensatore ebbe sincera stima – rendendo un’elaborazione dottrinaria di ampio respiro. Gentile vede nel Fascismo la naturale prosecuzione di quell’esperienza patriottica che, dal Risorgimento, condusse alla Grande Guerra e alle camice nere, esaltando il valore ed i principi ideali dei suoi protagonisti.
Gentile, in linea con il più autentico sentire del ventennio, traccia una sintesi armonica tra pensiero e azione, affiancando il bagaglio valoriale al primato della Nazione e alla vita eroica.
Dalle pagine del testo – arricchito dalla prefazione di Adriano Scianca – emerge il carattere più profondo del Ventennio: la totalità organica e corporativa dello Stato, l’autentica vocazione alla giustizia sociale, la sinergia armonica tra autorità e libertà, la missione morale di edificare una nuova Comunità di Popolo, la rottura rivoluzionaria con i dogmi dell’individualismo borghese, dell’atomismo liberale e della massificazione marxista.