“I dati economici sulla crescita, sull’occupazione del primo semestre, quelli sul Pil che ci vedono come primo Paese nell’ambito dell’Unione, il grande lavoro sul piano internazionale del presidente Meloni e dei ministri, non ultimo il G7 in Giappone. Inoltre, le riforme, alcune già varate e incardinate nelle Commissioni competenti, che vedono protagonista finalmente anche il Parlamento: da quella fiscale, l’ultima risale al 1973, al ruolo del regionalismo che per 50 anni ci ha consegnato sempre più una Italia a due velocità, passando per quelle Costituzionali. E poi un nuovo grande piano di sostegno alla natalità, il nuovo Codice degli appalti e scelte importanti legati ad investimenti come il Ponte sullo Stretto, prima grande opera strategica del Sud che riafferma il genio italiano della ingegneria e dell’architettura. Insomma, in pochi mesi di governo una operatività che finalmente torna a svegliare l’Italia che sembrava negli ultimi anni ripiegata su se stessa, così come riconoscono anche le agenzie internazionali e l’opinione pubblica mondiale”.
Così il senatore di Fratelli d’Italia, Fausto Orsomarso.
“Ebbene, rispetto a tutto questo in modo surreale si contrappone ogni giorno il racconto di chi non parla dell’Italia e del futuro degli italiani, ma che è mosso soltanto dalla paura di perdere posizioni e postazioni di potere detenute da anni in ogni campo sociale ed economico della Nazione. La ‘paura del non governo’ che non ha a cuore gli interessi degli italiani e delle nostre famiglie e imprese ma soltanto le loro posizioni singole di potere e le loro carriere. Nel frattempo, però emerge sempre di più una nuova generazione di italiani, nei settori più vari, che si attende dalla politica decisioni prese nel solco del solo unico grande interesse che è il futuro dell’Italia. Quello che il governo Meloni e la maggioranza di centrodestra sta facendo giorno dopo giorno”, conclude il senatore Orsomarso.