Un compleanno speciale per uno dei simboli del Made in Italy agroalimentare: il 16 aprile, a Montichiari, il Consorzio per la Tutela del Grana Padano DOP celebrerà i suoi 70 anni riunendo i soci in un’assemblea decisiva. All’ordine del giorno, l’approvazione del bilancio 2024, le strategie di promozione per il 2025 e le prospettive di crescita del settore. All’incontro parteciperà anche il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida.
Il 2024 si è chiuso come l’anno più positivo di sempre per il Grana Padano, con oltre 5,6 milioni di forme prodotte (+3,2% rispetto all’anno precedente), il 51,2% delle quali destinate all’estero. Le quotazioni all’ingrosso hanno toccato livelli record, e la DOP ha trasformato quasi 3 milioni di tonnellate di latte proveniente da Lombardia, Veneto, Trentino, Piemonte e Piacenza, coinvolgendo 135 caseifici e circa 4.000 stalle.
Il bilancio si chiude in sostanziale pareggio con 65 milioni di euro di fatturato, di cui ben 47 destinati alla promozione. Per il 2025 si prevede un incremento degli investimenti pubblicitari a 53 milioni di euro, equamente divisi tra mercato interno e internazionale, accompagnato da una crescita produttiva stimata attorno al 3%.
L’assemblea cade in un momento delicato per il commercio estero, a causa dell’incertezza sui dazi statunitensi. Il Consorzio affida simbolicamente al Ministro Lollobrigida un messaggio diretto alla premier Giorgia Meloni, che si recherà a Washington proprio il 16 e 17 aprile, auspicando una svolta definitiva dopo i 90 giorni di sospensione già concessi e il possibile ripristino dei dazi aggiuntivi al 20%.
Un eventuale inasprimento delle tariffe doganali rischierebbe di far schizzare il prezzo del Grana Padano negli USA a quasi 6 euro al chilo, un valore triplo rispetto a quello dei formaggi americani esportati in Europa. Il Consorzio stima che, qualora si confermassero i dazi maggiorati, il danno per il settore potrebbe superare i 100 milioni di euro in un solo anno, tra esportazioni mancate e forme invendute bloccate nei magazzini.
“La nostra fiducia nel Governo è alta – fanno sapere dal Consorzio – e siamo certi che si faranno passi concreti per tutelare un prodotto simbolo della qualità italiana nel mondo.”