Il 5 Stelle dice no all’introduzione del reato di bullismo proposto da Fratelli D’Italia

Chiuso a forza in un bidone, poi costretto a indossare un sacco dell’immondizia, denigrato e insultato in strada e persino all’interno della sua abitazione: questo fu uno dei tanti trattamenti riservati al pensionato di Manduria, morto da solo, a seguito dell’ultimo vigliacco episodio di un branco di delinquenti.
E’ da allora che Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia, aveva iniziato ad occuparsi di una proposta di legge contro le violenze dei bulli, introducendo il “reato di bullismo”, che non è nel nostro ordinamento, nonostante sia ormai diventato un fenomeno sociale dilagante.
La tragica vicenda di Manduria si era chiusa con la morte della vittima, ma da allora si sono registrati tantissimi altri episodi di prevaricazione di ogni genere. Ed il tempo ha dimostrato come la scuola non sia l’unico luogo nel quale si verificano atti o situazioni di bullismo ma che questi si verificano anche all’interno di tutti gli altri luoghi di aggregazione sociale frequentati da bambini e adolescenti, come anche ha dimostrato che non sempre le vittime sono bambini o adolescenti, ma anche adulti e pensionati.
Oggi arriva la legge per questo tipo di reato, che nei casi più gravi prevede che il ragazzo che compie atti di bullismo e che non modifica i propri comportamenti dopo un percorso di rieducazione potrebbe essere allontanato dalla famiglia dal Tribunale dei minori e affidato ad una casa famiglia: un intervento molto blando di modifica dello stalking.
Fratelli d’Italia puntava invece sull’aspetto penale, introducendo uno specifico reato di Bullismo, con pene da sei mesi a quattro anni di carcere. Ritenendo infatti importante l’introduzione di una fattispecie autonoma per punire il Bullismo che ormai ha raggiunto un allarme sociale elevato e che come tale va trattato.
Anche la parte del testo sulla prevenzione è destinata a rimanere lettera morta perché non sono previsti investimenti per tutto ciò che riguarda l’aspetto preventivo del fenomeno e del suo impatto sociale. Si scarica su scuole e servizi sociali  la responsabilità di fronteggiare un fenomeno senza risorse adeguate. Un’altra occasione persa da parte di una maggioranza che ha messo da parte il testo di Giorgia Meloni, depositato all’indomani della morte del pensionato Antonio Stano.
Ma il M5S riesce a fare propaganda anche sul bullismo e dice che il testo approvato oggi dalla maggioranza in Commissione Giustizia alla Camera è “ottimo”. Niente di più falso: i grillini non hanno voluto discutere le proposte di Fratelli d’Italia, hanno detto no all’introduzione di un reato ad hoc nel nostro codice penale, si sono rifiutati di usare il pugno di ferro per i bulli e non hanno stanziato investimenti sufficienti per la prevenzione. Fratelli d’Italia continuerà in Aula la sua battaglia per modificare questa pessima proposta di legge. Lo dobbiamo a tutte le vittime di questo odioso crimine come Antonio Stano, il pensionato pugliese seviziato e torturato da una baby gang e poi tragicamente morto.

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Letizia Giorgianni
Letizia Giorgianni
O te ne stai in un angolo a compiangerti per quello che ti accade o ti rimbocchi le maniche, con la convinzione che il destino non sia scritto. Per il resto faccio cose, vedo gente e combatto contro ingiustizie e banche. Se vuoi segnalarmi qualcosa scrivimi a info@letiziagiorgianni.it

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