Il campo largo litiga su armi e Ucraina. Dal Pd: “Alleanza impossibile senza valori comuni”

Il campo largo è sempre più diviso in fatto di politica estera. In un campo largo che riesce a unirsi (e neppure più completamente) solo quando deve contrastare la destra, le divisioni su guerre, armamenti e alleanze sono all’ordine del giorno con quella che dovrebbe essere la leader del centrosinistra, Elly Schlein, che si rintana sempre in un silenzio che vale più di mille parole. La paura di inimicarsi quelli che – in teoria – dovrebbero essere degli alleati di coalizione è altissima e l’italo-svizzera preferisce non fiatare quando i vari Conte, Fratoianni e Bonelli iniziano a sparare a zero sull’Ucraina e a esporre posizioni che di fatto sono filo-russe, solo al fine di differenziare le proprie proposte da quelle della maggioranza, pur cedendo all’irresponsabilità. In pratica, in questo momento, Schlein si ritrova alleata con un trumpiano come Conte e con quelli di Avs per i quali l’Ucraina non avrebbe dovuto difendersi, ma anzi cedere all’avanzata russa consegnando al Cremlino tutta la sua sovranità. Posizioni che, come ben si capisce, non sono proprio presentabili a Bruxelles e che macchiano l’immagine del Pd.

Ma a difendere il Nazareno dall’attacco – che ossimoro! – dei suoi stessi alleati, ci pensano i vari dem. Ieri il presidente del Copasir, Lorenzo Guerini, è stato chiaro con Schlein, pur non nominandola direttamente: “È innegabile che vi sia una distanza sul giudizio sulle risposte da dare alla guerra d’aggressione mossa dalla Russia all’Ucraina”. E sulla posizione filo-trumpiana di Conte, incalza: “Così si capovolge la verità, tra un po’ qualcuno dirà che è stata l’Ucraina ad invadere la Russia. Io a questo stravolgimento della realtà mi oppongo con determinazione”. Ancora più netto è stato un altro big: Paolo Gentiloni. Uno di quelli pesanti, insomma. “È molto difficile avere delle alleanze politiche che prescindono dalle grandi scelte sui valori, sulla politica estera, sull’Occidente, sull’Europa. Non si fa un’alleanza politica senza questo” ha tuonato negli studi di La7, ammazzando l’ipotesi di un possibile campo largo. In pratica, stando alle condizioni attuali, il centrosinistra non può esistere. Anche perché, come detto, il problema non si pone soltanto con il Movimento Cinque Stelle, la cui amicizia è sempre stata traballante e appesa a un filo: anche con Alleanza Verdi e Sinistra, allo stato attuale, le cose non sembrano andare a gonfie vele, forti come sono i rosso-verdi nella posizione anti-Ucraina.

Se fossero al governo, avrebbero isolato l’Italia

Che fare, allora? Schlein evidentemente non lo sa e tace. E intanto la sinistra si divide e i suoi componenti continuano a litigare. Il Pd ha commemorato i tre anni dallo scoppio della guerra in Ucraina insieme ai progressisti che però proprio non ne vogliono sapere di mettersi dalla parte di chi la pensa come Fratoianni o Conte. Sui temi, i vari esponenti bisticciano: “L’Europa deve essere in grado di difendersi da sola, serve un incremento della spesa militare finalizzato alla difesa comune. Se qualcuno lo mette in discussione, penso che dobbiamo avere la forza di difenderci, in un mondo nel quale dobbiamo toglierci dalla testa che ci difenderanno gli americani. Se non lo capiamo, secondo me ci aspettano tempi molto bui”, ha continuato Gentiloni. L’ex premier ed ex commissario europeo è stato risposto indirettamente proprio da Fratoianni: “L’Europa è in pericolo: ieri per l’austerity che ha strozzato i bilanci degli Stati, gli stipendi e i diritti dei cittadini; oggi con l’aumento della spesa militare. Che a farlo siano i popolari non mi stupisce, ma che anche una parte del gruppo dei socialisti segua questo percorso rende tutto molto, molto pericoloso”. Se il mondo è bello perché è vario, la stessa cosa non può dirsi per una coalizione che, se fosse al governo, avrebbe già isolato l’Italia a livello internazionale.

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