“Il ciuffo di Trump”: il libro per scoprire e comprendere il tycoon e l’America di oggi

Si è tenuta ieri, mercoledì 2 aprile alle ore 14.30, presso la sala Conferenza Stampa della Camera dei deputati, la presentazione del libro “Il Ciuffo di Trump”. L’evento è stato una preziosa occasione per portare avanti un confronto tra i relatori presenti: l’autrice Costanza Cavalli, il direttore del quotidiano Libero Mario Sechi, il giornalista Francesco Semprini e l’onorevole di FDI Francesco Filini.

“Il libro nasce subito dopo le elezioni. Quindi nasce come un instabook. Il tentativo è stato quello di analizzare il substrato culturale in cui il secondo Trump, cresce, nonostante quattro anni durante i quali hanno tentato di tenerlo lontano dalla vita politica e durante i quali anche i media si sono sforzati per farlo rimanere silenti. Il libro quindi cerca di dare una base per capire il Trump di adesso”, ha dichiarato l’autrice, dicendo inoltre che “per quanto questo personaggio possa essere giudicato come spregevole, conviene capirlo e non accontentarsi di una mera analisi superficiale. Perché in questo senso oggi ci tocca scoprire e capire l’America un’altra volta”.

Per Semprini, il voto del 5 novembre: “Non è stato un voto tra destra e sinistra, non è stato un voto tra repubblicani e democratici. Ma è stato un voto tra popolo ed élite. Una élite che è completamente staccata dalla realtà, e che in sostanza pensa a dei valori che non riflettono le vere necessità della popolazione. Ci sono stati tre elementi che a mio avviso hanno inciso su queste elezioni: l’impoverimento oggettivo della classe media, il deterioramento della sicurezza, legata a doppio filo alla questione della immigrazione clandestina, e infine la guerra, perché nella guerra in Ucraina il popolo americano ha visto un inutile dispendio di soldi. Trump quindi ha vinto perché ha colto le esigenze del popolo e lo ha fatto capire bene al popolo stesso. È così che è arrivato a una vittoria molto più matura rispetto a quella del 2016”.

(Foto: Simone Pelosi)

L’evento ha poi fatto emergere una riflessione generale sullo stato attuale dell’Occidente, partendo proprio dal punto di vista del nuovo assetto statunitense, che inevitabilmente influenza tutto il resto dell’ordine mondiale. Come osservato dal Direttore Sechi, infatti: “Quello a cui stiamo assistendo è un problema molto più grande del fatto che Trump abbia vinto. Perché qui non discutiamo di una singola persona, ma del fatto che è finita una parte della storia, una storia scritta dagli americani fino a poco fa. Siamo in una fase di deglobalizzazione, e quindi di regionalizzazione dell’economia. Così come siamo in una fase di grande difficoltà delle democrazie, perché sono percepite come inefficaci. Siamo in una fase di completa riscrittura delle istituzioni internazionali”.

Sul punto è intervenuto anche Francesco Filini, deputato di Fratelli d’Italia e capo dell’Ufficio Studi del Partito, evidenziando che: “Oggi dobbiamo ricostruire un mondo che necessita di essere riformato. L’Occidente oggi deve riformarsi, comprendere tutte le sue criticità e gli errori che ha commesso. Dobbiamo capire quale è lo scenario che abbiamo di fronte, i rischi che ci sono e comportarci di conseguenza. Quello che auspico è che l’Occidente possa davvero ritrovarsi nei suoi valori comuni, riscoprire la sua identità, e così proporre al mondo un modello di libertà che deve essere portata avanti insieme sia dall’Europa che dagli Stati Uniti, e da tutti quei popoli che hanno nella libertà e nella democrazia un principio imprescindibile e fondamentale”.

Resta aggiornato

Invalid email address
Promettiamo di non inviarvi spam. È possibile annullare l'iscrizione in qualsiasi momento.

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.