Il Comma 22 dell’intellettuale di Destra.

Tra una copertina e una piazza il comma 22 della cultura a destra

Testo di riflessione e risposta mediatica che esordisce con:

«Ti do il benvenuto / In Italia / Il paese di chi non ci mette mai la faccia

Se tuo figlio spaccia è colpa di Sfera Ebbasta»

E su quella vicenda, forse Wikipedia dovrebbe aggiornarsi un po’. L’«incidente» era un atto criminale: sei persone nel luglio 2020 vengono condannate con pene da 10 a 12 anni per aver spruzzato spray irritante a scopo di rapina. Indagati inizialmente anche gestori e funzionari comunali in merito alla capacità e ai permessi del locale. Nessuna responsabilità per il cantante. Il cantante non ha colpe, e non può essere una colpa aver venduto biglietti per due DJ set la stessa sera, le due località distano appena un’ora di macchina l’una dall’altra. E i rapinatori assassini avrebbero agito comunque indipendentemente dall’orario.

Pure, come ci ricorda Wikipedia, il cantante nel tornare in scena a mesi dalla tragedia canta un pezzo che esordisce così: Il paese di chi non ci mette mai la faccia…  Ecco riascoltando Mademoiselle viene il dubbio che forse anche il suo autore è tra gli italiani che non ci hanno messo la faccia.

Perché sì, le polemiche mediatiche sono state gratuite e violente. Ci sono stati linciaggi mediatici e panico morale contro la trap. Ma era parte del personaggio che cantava prima della tragedia: «Scappo dal locale finito lo show/ Ho i soldi in tasca e lo zio Tommy che mi scorta/Scelgo una tipa, nessuna dice di no/Me la portano in camera con una Vodka»

Certo, dopo la notizia, si scopre che la titolazione della piazza è solo temporanea, e che dietro c’è il lancio del nuovo album del cantante. Una trovata pubblicitaria, di quelle che è tutta pubblicità indipendentemente da come ne parlano. Ma stavolta la motivazione è zoppa. Lo stesso sito Dagospia nel proporre la notizia esordisce con un «Parlaci di Corinaldo», e i familiari delle vittime non tacciono, si segnala per compostezza e precisione il commento di Fazio Fabini, padre di una delle vittime sul Corriere della Sera: «È triste vivere in un Paese dove un centro così importante alle porte di Milano non abbia un artista, un patriota, uno scienziato a cui dedicare le piazze più illustri di questo giovane trapper, la cui carriera è iniziata da non così tanti anni».

Ecco, anche se è stata solo una trovata pubblicitaria, e magari le case discografiche hanno sponsorizzato meritorie attività del comune, resta il fatto che un comune gestito da parte di un partito che negli ultimi anni ha fatto suo lo slogan «prima gli italiani», non trova di meglio da fare che assecondare questo trovata mediatica. Dove sono gli artisti, patrioti e intellettuali a Cinisello?

Ecco perché ora, quando vi parleranno di destra e cultura, il comma 22 è simbolicamente servito per tutti: ripensate alla copertina de L’Espresso e alla piazzetta di Cinisello Balsamo.

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