Il gioco degli specchi è la giustizia ad orologeria

“Non saranno quattro righe di un incomprensibile dispositivo, a fermare l’azione del governo e la stagione delle riforme. Il popolo italiano, nei confronti della fermezza di questo governo ha già emesso la sua pronuncia che non è solo una sentenza di assoluzione piena ed incondizionata, ma è un sostegno sempre più convinto e vincente”, ha appropriatamente dichiarato il Senatore Rastrelli sul caso Delmastro. Facciamo per un attimo il gioco degli specchi: una delegazione ai massimi livelli di un partito di destra  si reca in carcere per scopi umanitari a visitare un terrorista neofascista condannato a 25 anni di carcere e detenuto con il 41bis perché giudicato pericoloso mentre le piazze italiane sono messe a ferro e fuoco da gruppi extraparlamentari violenti che ne chiedono la liberazione. E con l’occasione incontra tre boss mafiosi. Secondo voi la magistratura avrebbe aperto un’inchiesta e poi condannato un esponente di governo del Pd per aver rivelato notizie sulla natura dei colloqui tra il terrorista nero e i mafiosi? O forse non sarebbero stati sbattuti in prima pagina per mesi i componenti della delegazione per un linciaggio mediatico perché collusi con il bombarolo stragista?

Ecco la questione, i terroristi per la sinistra non sono tutti uguali, se sono di sinistra, da sempre, devono avere il salvacondotto per la loro violenza, le aggressioni premeditate, le bombe, perfino quando condividono una strategia con la criminalità. Sono ‘compagni che sbagliano’ come dicevano dei brigatisti rossi, fino all’omicidio di Aldo Moro. Il governo è impegnato nella riforma quadro della giustizia ostacolata dalle correnti dei magistrati (anomalia tutta italiana), il Parlamento non è più in equilibrio rispetto al potere giudiziario dall’abolizione dell’immunità cui non è corrisposta nemmeno la responsabilità civile dei giudici. Praticamente la magistratura può colpire la politica ogni volta che vuole, se sbaglia intanto ha destabilizzato il sistema, qualche ministro si deve dimettere perché messo in croce dai media, governatori, sindaci e assessori finiscono direttamente in galera e saranno riabilitati dopo anni, con carriere ormai bruciate. I giudici che hanno cagionato con inchieste sbagliate e sentenze sospette terremoti politici non pagano mai, anzi, a giudicarli è di rado un organo, il Csm, che viene eletto con i voti delle correnti di cui sopra, tutte concordi sulla conservazione del potere della vera casta.

La Costituzione italiana vorrebbe fosse un ordine dello Stato, ma è ormai diventata un potere autoreferenziale abilitato a conservare se stesso e soccorrere chi asseconda questa anomalia. Le sinistre, appunto. Che fare? Andare fino in fondo, riequilibrare i poteri, garantire il diritto dovere del Parlamento a riformare la giustizia e, soprattutto, prosciugare in fretta quella pozza maleodorante generata dalla sinistra dove si giustificano illegalità, violenza e arbitrio.

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Giovanni Curzio
Giovanni Curzio
Giovanni Curzio, 21 anni, napoletano, studente alla facoltà di Giurisprudenza della Università degli Studi Suor Orsola Benincasa. Da sempre è appassionato di giornalismo sia di cronaca che sportivo. Collabora anche con agenzie di stampa ed emittenti radiofoniche e televisive della Campania.

1 commento

  1. L’ITALIA E’ UNA REPUBBLICA DEMOCRATICA FONDATA SUL COMUNISMO LATENTE.
    Come si potrebbe definire diversamente una Nazione ove dovunque,
    dietro importanti scrivanie o nel rapporto con funzionari paludati
    trovi sempre un Comunista?
    I grandi Profeti fra cui Karl Marx lasciarono scritto che il Comunismo
    si può ottenere con tutti i mezzi leciti e no fra cui omicidio,intimidazione,
    sopraffazione,menzogna,non ultimo il cammuffamento ovvero la Laténza.
    Si è costruito in Italia un impalco fatto di personaggi e personaggini di indole
    Marxista,fra loro interconnessi,che ha influito con forte negatività,
    ostacolando il processo di Democrazia Plurale alla quale l’Italia è vocata.
    Il 25 Aprile del 1945 ci siamo liberati dei Fascisti ma rimase un grosso problema
    che trasciniamo da più di 100 anni: il Comunismo.
    Quella orrenda figura di Re,nell’Ottobre del 1922,scelse di appoggiare
    e ufficializzare il Fascismo poichè con il Comunismo
    avrebbe perso “culo e corona”. Gia,infatti,nei 4 anni precedenti i Comunisti
    dettero molti problemi: si riuscì a controllarli ma non a dissolverli.
    Essi infatti continuarono a esistere preparandosi per il giorno
    dell’inevitabile crollo del Fascismo con l’intento di instaurare una dittatura
    peggiore di quella che vi era.
    Resta ancora una mossa da fare: coraggio Italiani,liberiamoci anche dei Comunisti.

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