Il governo adotta il Piano straordinario per Caivano: il 2024 sarà l’anno della ripresa

Nell’ultimo Consiglio dei Ministri del 2023, riunitosi lo scorso 28 dicembre alla sogli dell’approvazione della nuova finanziaria 2024, è stato adottato il Piano straordinario per interventi infrastrutturali e di riqualificazione della città di Caivano. L’impegno del governo Meloni di combattere tutte le “zone franche” è stato vivo così anche negli ultimi giorni dell’anno, in continuità con il noto decreto Caivano approvato dal Consiglio dei Ministri lo scorso 15 settembre e convertito in legge il 13 novembre. Il Piano, predisposto dal Commissario straordinario di Governo Fabio Ciciliano d’intesa con il comune di Caivano e con il Dipartimento per le politiche di coesione e per il Sud della Presidenza del Consiglio dei Ministri, prevede così importanti misure per incrementare l’attrattività della città di Caivano e dei comuni limitrofi. Per contrastare la prosperità delle attività mafiose, bisogna appunto garantire, oltre alla sicurezza, anche investimenti finalizzati alla creazione di presidi di legalità che allontanino la criminalità. Proprio il Parco Verde, in effetti, è nato in circostanze simili, con la creazione di un immenso dormitorio in cui degrado e mancanza di servizi hanno reso, per quanto forte sia stato l’impegno in questi anni di persone come don Maurizio Patriciello o la preside Eugenia Carfora, vita facile all’insediarsi della camorra. Combattere l’isolamento del quartiere e della città quindi è il primo passo per allontanare la criminalità da quelle zone: a questo dunque sono finalizzate le nuove misure, in favore della rigenerazione delle aree urbane da ottenere attraverso – si legge nel comunicato stampa emesso dal Consiglio dei Ministri – “la promozione di progetti di miglioramento del decoro urbano, di manutenzione, bonifica, riuso, ripristino, completamento, adeguamento, ricostruzione e risanamento di strutture edilizie e di spazi pubblici, anche attraverso azioni di riqualificazione che prevedano la realizzazione di opere volte sia all’accrescimento della sicurezza territoriale e della capacità di resilienza urbana sia al potenziamento delle prestazioni urbane anche con riferimento alla mobilità sostenibile e alla salvaguardia dell’ambiente”. La sicurezza urbana, inoltre, dovrà essere accompagnata da una campagna di “riqualificazione sociale” che passi in primis dalle scuole, in cui sono attesi investimenti per la digitalizzazione, e dalle famiglie. Il Piano prevede un investimento di 22 milioni di euro, da aggiungere ai 30 milioni già stanziati. Nel dettaglio, le parole del sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano pronunciate mentre era in visita a Caivano spiegano bene le intenzioni del governo sul territorio: “L’intenso contrasto alla criminalità sta passando sia attraverso le cosiddette operazioni ad alto impatto, più unità di polizia, carabinieri, per rafforzare il controllo del territorio, sia attraverso iniziative giudiziarie mirate. L’intero progetto di rilancio di Caivano farà da apripista rispetto alle più preoccupanti zone di degrado in Italia, così potremo avere un modello operativo da esportare su tutto il territorio nazionale. E – ha continuato – devo dire che qualche segnale di interesse arriva dall’estero, in particolare da quei paesi che hanno periferie degradate”.

Rinnovare il quartiere significa offrire agli abitanti più servizi e un più facile utilizzo degli stessi, in modo tale da permettere a questi un contatto diretto con lo Stato e con le istituzioni; contatto che, purtroppo, è spesso mancato negli anni, favorendo crescita e consenso per le mafie, l’anti-Stato. Fondamentale sarà in questo senso anche l’opera di riqualificazione della ex Delphinia Sporting Club di Caivano, centro sportivo della città che, dopo vicende di cattiva gestione, è stato chiuso e vandalizzato, diventando poi triste teatro della violenza di gruppo ai danni delle due cuginette di 10 e 12 anni. “Sarà riattivato entro il mese di maggio” ha rassicurato ancora Mantovano, in virtù della valutazione che anche lo sport dovrà garantire, come in realtà già succede in altre zone d’Italia, l’avvicinarsi dei giovani alla cultura della legalità.

Se il 2023 ha segnato l’inizio della svolta per Caivano, il 2024 potrà essere l’anno della grande ripresa della città. L’impegno del governo in questo senso è forte, al netto di quanto dicono i detrattori, per riportare la legalità in quei territori dove migliaia di famiglie perbene vivono quotidianamente nel terrore. E ancora al netto dei detrattori, restano le parole di speranza pronunciate da don Maurizio Patriciello a Il Mattino del 29 dicembre: “Sta accadendo qualcosa che non si è mai vista prima: per la prima volta posso dire ai miei parrocchiani che abbiamo un futuro”.

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