Il primato della bellezza italiana. Il Governo Meloni investe nel turismo.

Il turismo è uno dei principali settori dell’intera vita del Paese, su cui occorre investire e su cui puntare per la generale rinascita dell’Italia.

La nostra terra può vantare un patrimonio artistico, culturale e alimentare inestimabile e unico al mondo. Una vera e propria fonte di ricchezza grazie alla quale rendere ancora più forte l’immagine di una Italia che ha la possibilità di emergere e di trarre giovamento dalla sua stessa terra.

Il Governo Meloni crede fortemente nel settore turistico e in quest’ottica ha già adottato diverse misure per supportarne la crescita e sostenere tutti i lavoratori ivi impegnati.

Nel PNRR sono stati destinati complessivamente 6,68 miliardi di euro per il turismo e la cultura.
Una delle iniziative che sta riscuotendo maggiore successo è quella prevista dalla Misura M1C3, nello specifico dell’investimento 4.2.5. proprio del Piano Nazionale ripresa e resilienza e promossa dal Ministero del Turismo.  Tale misura è ben nota con il nome di FRI-TUR, il Fondo rotativo imprese per il sostegno alle imprese e agli investimenti di sviluppo nel turismo, con il quale si intende migliorare i servizi di ospitalità e a potenziare le strutture ricettive, in un’ottica di digitalizzazione e sostenibilità ambientale.

Il Fondo è gestito da Invitalia, ovvero l’Agenzia nazionale per lo sviluppo di proprietà del Ministero dell’Economia, ed è finalizzato a finanziare interventi di riqualificazione energetica e antisismica, eliminazione delle barriere architettoniche, manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia o installazione di manufatti leggeri, interventi per la digitalizzazione, realizzazione di piscine termali, acquisto o rinnovo di arredi, ecc.

I progetti, che devono prevedere investimenti medio-grandi compresi tra 500.000 e 10 milioni di euro, devono essere realizzati entro il 31 dicembre 2025. A tale Fondo possono accedere, secondo quanto riportato dall’avviso pubblico del Ministero del Turismo, le imprese alberghiere, le imprese che esercitano attività agrituristica, le imprese che gestiscono strutture ricettive all’aria aperta, nonché le imprese del comparto turistico, ricreativo, fieristico e congressuale, ivi compresi gli stabilimenti balneari, i complessi termali, i porti turistici, i parchi tematici, inclusi i parchi acquatici e faunistici.

Ai fini dell’ottenimento dell’agevolazione le imprese beneficiarie devono rispettare alcuni requisiti specifici, come ad esempio essere regolarmente costituite e iscritte nel Registro delle imprese, essere nel pieno e libero esercizio dei propri diritti e non trovarsi in stato di liquidazione o di fallimento, essere in regime di contabilità ordinaria.

Tale progetto ha ricevuto una grande adesione e rappresenta una prova concreta di come il Governo sia attento al turismo e sottolinea altresì la sensibilità nei confronti delle esigenze degli operatori, che anche in questo campo si vuole supportare e sostenere attraverso un’azione di semplificazione e di razionalizzazione.

Il turismo, è necessario ribadirlo, rappresenta una delle maggiori fonti di attrazione del nostro Paese, ed è vitale per l’Italia investire in questo settore così da poter crescere e svilupparsi facendo leva proprio su quell’immenso patrimonio presente sul nostro territorio, valorizzando sempre di più le bellezze italiane.

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