Immigrazione. Barcaiuolo (FdI): «Dall’Europa arriva la conferma: i Paesi indicati dal governo sono sicuri. Sconfessate le sentenze ideologiche»

«Desidero esprimere profonda soddisfazione per la notizia della bozza con la lista dei Paesi d’origine sicuri diffusa dall’Unione Europea, che conferma in pieno la linea assunta dal governo Meloni in tema di rimpatri e gestione dei flussi migratori. Oltre a Egitto e Bangladesh – che alcuni magistrati avevano escluso con sentenze-fotocopia ritenendoli “non sicuri” – la lista comprende anche Tunisia, Marocco, India, Kosovo e Colombia. Una smentita sonora a chi, per mesi, fingendo di parlare in nome dell’Europa, ha provato a sabotare il piano del governo attraverso interpretazioni ideologiche del diritto». A parlare è Michele Barcaiuolo, capogruppo di Fratelli d’Italia in Commissione Esteri e Difesa al Senato.

«La decisione europea – aggiunge il senatore – certifica la piena legittimità del Protocollo Albania e degli accordi bilaterali promossi dal nostro governo, indicati come modello nella nuova strategia comunitaria sull’asilo e sull’immigrazione. Una linea di rigore, ma anche di equilibrio, che riconosce il diritto degli Stati a tutelare i propri confini e la propria sicurezza, come già chiarito dall’avvocato generale della Corte di Giustizia Ue: è legittimo designare un Paese terzo come sicuro, anche se la sicurezza non riguarda l’intero territorio».

«Il governo Meloni, ancora una volta, ha avuto visione, coraggio e coerenza. Le conferme che arrivano da Bruxelles dimostrano chi lavora per la sicurezza dei cittadini e chi, invece, ha usato le aule dei tribunali per fare opposizione politica. È finito il tempo dei no pregiudiziali: l’Italia oggi è un modello, e l’Europa lo riconosce», conclude Barcaiuolo.

Resta aggiornato

Invalid email address
Promettiamo di non inviarvi spam. È possibile annullare l'iscrizione in qualsiasi momento.

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.