Immigrazione, svolta Ue: Egitto e Bangladesh Paesi sicuri

La Commissione europea dà ragione al governo Meloni e smentisce i giudici italiani

Dall’Europa arriva un altro punto a favore della linea intrapresa dal governo Meloni sui Paesi sicuri. Stavolta è la Commissione Ue (nella bozza di un documento visionato dall’Ansa) a dare ragione all’Italia: Egitto e Bangladesh inseriti nella lista dei Paesi sicuri. Al contrario delle sentenze dei giudici italiani, che ritenevano non sicuri i due paesi, l’Ue li inserisce in quelli adatti al rimpatrio dei migranti, insieme a Colombia, Tunisia, Marocco, India e Kosovo. Il tribunale di Roma non aveva convalidato il trattenimento nel centro albanese di Gjader dei migranti egiziani e bangladesi: “I due Paesi da cui provengono i migranti, Bangladesh ed Egitto, non sono sicuri, anche alla luce della sentenza della Corte di giustizia”, era la motivazione espressa in sintesi nell’ordinanza. La lista Ue, invece, combacia in gran parte con quella stilata dal governo nel Decreto Flussi, sarà quindi possibile rimpatriare con procedura accelerata i migranti provenienti dai pesi suddetti, salvati nel Mediterraneo dalle nostre navi militari. 

FdI: “Cortocircuito per le sinistre e le toghe politicizzate”

Sara Kelany, deputato di Fratelli d’Italia e responsabile del dipartimento Immigrazione del partito, parla di cortocircuito per la sinistra: “Sarebbe un vero e proprio cortocircuito per le sinistre e le toghe politicizzate impegnate in questi mesi a smantellare le politiche migratorie del governo facendosi scudo con il diritto europeo. Contesteranno anche la lista dell’Ue per non convalidare i trattenimenti dei migranti in Albania? Si dimostra ancora una volta la capacità del governo italiano di affrontare l’immigrazione irregolare e fa una pessima figura a chi per ragioni ideologiche continua in tutti i modi a ostacolare i meccanismi di rimpatrio di chi non ha diritto d’asilo nel territorio dell’Ue”. 

Assist al modello italiano

Tra maggio e giugno si saprà chi ha ragione tra magistratura e governo: arriverà la lista dei Paesi sicuri promessa da Ursula Von der Leyen che segue la direttiva sui rimpatri varata a marzo dalla Commissione europea, in cui si daranno ai ventisette Stati membri linee guida uniformi sul concetto di Paesi d’origine sicuri e su soluzioni innovative come il modello Italia Albania, testo che dovrà essere approvata dai Ventisette. Attesa anche per la sentenza della Corte di Giustizia Ue sui Cpr in Albania dopo i ricorsi presentati al Tribunale di Roma dai migranti provenienti da Egitto e Bangladesh. Un assist è arrivato dall’avvocato generale della Corte Ue, Richard de la Tour che nelle conclusioni depositate settimana scorsa, secondo cui i governi hanno il diritto di designare un Paese terzo sicuro tramite decreto e definirlo tale anche se la sicurezza non riguarda l’intero territorio. Le istituzioni europee sembrano andare nella direzione tracciata dal governo sulla gestione dei flussi migratori, sconfessando le sentenze delle toghe rosse che sembrano, dopo i vari assist al modello Meloni provenienti dall’Europa, sempre più ideologiche. 

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Alessandro Guidolin
Alessandro Guidolin
Classe 1997, piemontese trapiantato a Roma. Laureato in giurisprudenza, appassionato di politica e comunicazione. “Crederci sempre arrendersi mai”

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