In occasione della sua prima visita a Washington come capo di governo, Giorgia Meloni ha incontrato di nuovo lo speaker americano Kevin McCarthy.
A maggio McCarthy era stato già ricevuto da Palazzo Chigi. In quella occasione era stata già ribadita l’importanza del partenariato strategico bilaterale Usa-Italia ed erano state affrontate le principali questioni internazionali, a partire dall’aggressione russa nei confronti dell’Ucraina e dalla stabilità nel Mediterraneo allargato, oltre a condividere il fermo impegno comune nel promuovere la pace e la stabilità in tutti i teatri di crisi ormai interconnessi.
“Sono molto felice di incontrare di nuovo la premier italiana Giorgia Meloni. Dopo il nostro incontro a Roma abbiamo concluso che è una delle leader che ci ha colpito di più, a democratici e repubblicani. Una leader che guarda avanti”, così Mccarthy durante le dichiarazioni congiunte alla stampa. Un riconoscimento importante, a riprova del fatto che la leader italiana sappia muoversi bene nei teatri internazionali, guadagnandosi gli apprezzamenti di molti a prescindere dallo schieramento politico.
“Voglio dire che sono molto contento di essere qui nel cuore della democrazia americana”, queste le prime parole della Meloni dopo il confronto con lo speaker.
“Più che mai, in questa congiuntura internazionale, le nostre relazioni sono essenziali. Più che mai, dobbiamo poter contare l’uno sull’altro”, ha voluto enfatizzare.
Non è mancato il riferimento ai molti italiani che hanno contribuito a far crescere gli Stati Uniti e a rafforzare i rapporti italo-americani: “Con le loro vite, con i loro sforzi, con i loro sogni, con la loro creatività, hanno contribuito a rafforzare i legami tra i nostri due popoli e hanno contribuito a rendere questa democrazia la grande democrazia che è. Quindi, voglio dire che sono orgoglioso di questi italiani”.
Le conclusioni hanno sottolineato l’aderenza del Governo Meloni a quei principi di libertà e democrazia di cui l’intero occidente si vuole fare portatore, ed è stato altresì confermato come l’atteggiamento dell’Italia in questo momento storico sia attinente alla linea atlantica: “Molte cose stanno cambiando intorno a noi, ma c’è qualcosa che gli altri non si aspettavano e che dobbiamo assolutamente dimostrare: che il mondo occidentale è unito e vuole difendere il mondo basato sulle regole, perché senza un mondo basato sul diritto internazionale, vivremmo in un mondo di caos, in cui chi è militarmente più forte pensa di poter invadere il suo vicino. Non è questo il mondo in cui vogliamo vivere; vogliamo vivere in un mondo in cui possiamo rispettare la sovranità e la libertà”.