Italia giardino d’Europa: Fratelli d’Italia protagonista nell’iter di approvazione DDL florovivaismo.

L’Italia dei fiori, dei mille colori della natura, del sole che bacia le fronde degli alberi ad alto fusto, del vento che accarezza le piante aromatiche e ne diffonde nell’aria l’odore, degli ulivi nodosi e dell’uva da vino. L’Italia ricca di verde che deve essere accudito, preservato e implementato.

Si pensa che questa immagine del nostro territorio sia solo frutto della grazia concessa al Bel Paese da un’invidiabile posizione geografica, che consente che la natura dia il meglio di sé, ed invece non è così e dietro questa ricchezza esiste un comparto fondamentale della nostra economia che è il settore florovivaistico, che con un giro d’affari di 2,5 miliardi annui e 101 mila addetti è determinante sia in termini assoluti che in rapporto, all’agricolo e all’agroalimentare in generale.

Un settore che troppo spesso viene ritenuto di poco momento, ma che quotidianamente, con molta fatica e molto coraggio, è sostenuto sia dagli operatori che dagli imprenditori agricoli che vi si dedicano.

Da anni si attendeva un intervento normativo che regolasse gli aspetti più salienti e fondamentali per lo sviluppo del florovivaismo, come le problematiche energetiche, la programmazione e la pianificazione, la formazione delle nuove generazioni e gli incentivi, le dinamiche di mercato. Oggi un DDL su questi punti in fase di approvazione c’è. Relatore al Senato in commissione Agricoltura è il Senatore di Fratelli d’Italia Patrizio La Pietra, che sin dall’inizio della legislatura si è speso affinché le associazioni di categoria potessero apportare il proprio contributo per emendare una norma necessaria, ma che senza la voce degli addetti ai lavori sarebbe stata inefficace.

Ieri in un convegno organizzato dall’associazione florovivaisti italiani, presieduta da Aldo Alberto, nella sede della CIA – Agricoltori Italiani, si è parlato di quanto la politica debba essere vicina ad un settore che con la pandemia ha subito un forte contraccolpo, in particolare il settore floricolo. Con il sottosegretario Centinaio, il presidente della commissione Agricoltura al Senato Vallardi ed il presidente nazionale della CIA Scanavino, si è fatto il punto della situazione, partendo da ciò che al settore manca, per finire a ciò di cui ha più urgente bisogno. Fratelli d’Italia, per bocca del Sen La Pietra, ha trasferito alla platea l’iter che il DDL florovivaismo sta seguendo ed ha dato, more solito, una visione che parla di orgoglio italiano, di protezione delle specificità, di sostegno e promozione della qualità e del Made in Italy.

Occorre dire che, per merito riconosciuto di tutte le parti politiche, il cammino parlamentare sul florovivaismo è stato trasversale e animato dal desiderio di prendere provvedimenti che facciano il bene del comparto e il lavoro incessante, la passione e la competenza del partito della Meloni è stata in questo frangente determinante per ottenere un ottimo risultato. Il DDL a breve sarà licenziato e sarà legge e chi ha preso parte al percorso che ha condotto alla sua approvazione si deve sentire orgoglioso del risultato raggiunto. Se ancora e con ancor più vigore i colori dei nostri fiori, gli odori delle erbe aromatiche, le fronde degli alberi che parlano italiano potranno tornare a competere ad armi pari con un mercato internazionale aggressivo e troppo spesso penalizzante, sarà merito di chi ha saputo dare voce alle richieste di aiuto dei florovivaisti d’Italia.

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