Sono più di dieci anni che la sentiamo parlare e straparlare, che la vediamo aggirarsi con animo (finto) caritatevole con il capo coperto quasi fosse una Madre Teresa dei giorni nostri, sempre però ingioiellata dalla testa ai piedi.
Eppure, ogni volta è una scoperta nuova. Ogni volta Miss Boldrini riesce a farci rimanere senza parole.
E così, se i supereroi delle favole hanno poteri come quello dell’invisibilità, della forza erculea o della velocità, la Boldrini ha il superpotere di sparare una balla dietro l’altra, senza alcuno stop.
La più recente dimostrazione del suo superpotere l’ha data ieri, quando ha rilasciato “dichiarazioni spontanee” a latere della conferenza stampa a Roma del report “Oltre la frontiera”, sparando a zero sul lavoro del governo Meloni in tema migranti, con un particolare focus sul Protocollo Albania.
“Il cosiddetto modello Albania è un grande fallimento da parte del Governo e della Presidente del Consiglio. È il fallimento di un’iniziativa propagandistica Quello che abbiamo visto è che tutto si basa su un accrocco”. Eccola qua, Santa Boldrini dell’immigrazione incontrollata e incontrollabile ha parlato. Arriva poi al culmine del suo vaneggiamento ideologico domandandosi: “A che titolo viene fatto questo prelevamento forzoso delle persone in mare?”, e dandosi anche una risposta: “Trattandosi di acque internazionali, il prelevamento delle persone in mare giuridicamente non si configura quale reato di immigrazione clandestina, bensì come quello di sequestro di persona”.
Quindi, se abbiamo capito bene, il Governo Meloni, che da sempre si batte contro l’illegalità, starebbe invece agendo in maniera illegale? O meglio, la stessa Marina Militare, ovvero parte fondante della difesa della Repubblica italiana, salvando vite in mare si starebbe in realtà macchiando di un reato? Ad una assurdità del genere davvero non ci avrebbe pensato davvero mai nessuno. Eppure la Boldrini sì, ancora una volta ha sfoggiato il suo superpotere ed è riuscita a farci rimanere con gli occhi strabuzzati e le orecchie sanguinanti.
Tornando un attimo con i piedi per terra, pare qui doveroso ricordare che sul caso Albania la Corte di Giustizia dell’Unione europea sta ancora lavorando e che con buone probabilità emetterà la sua sentenza nel mese di aprile, chiudendo finalmente la nodosa questione di concetto di “Paese di origine sicuro”, con la speranza di ridare respiro all’Italia e mettere a tacere una volta per tutte certe assurdità.
Ma sappiamo bene che alla sinistra poco importa della giustizia – se non di quella delle toghe rosse- e la loro sentenza l’hanno già emessa. Ci viene dunque da chiedere chissà cosa altro dovremo sentire da qui fino ai prossimi mesi. Speriamo solo sia la volta buona che Boldrini&co. ascoltino le nostre umili preghiere e la smettano di fare sproloqui ideologici e magari inizino a riflettere sul serio. E non più solo a s-ragionare.