La destra in vantaggio nell’ultimo sondaggio prima delle elezioni legislative in Francia

Mentre la Francia si prepara alle elezioni parlamentari, con il primo turno oggi, domenica 30 giugno, ed il secondo previsto per la domenica successiva, 7 luglio, l’ultimo sondaggio mostra che Rassemblement National, il partito di Marine Le Pen, otterrebbe il 36 percento dei voti.

Tuttavia, il presidente Emmanuel Macron affermò che non si dimetterà prima della fine del suo mandato, nel 2027.

La maggioranza si ottiene con 289 seggi sui 577 che compongono il parlamento. Si prevede che il Rassemblement National otterrà tra i 260 ed i 295 rappresentanti.

Visto che la politica francese attuale è profondamente polarizzata, sarà difficile che si possa formare una coalizione in parlamento qualora nessun partito vincesse in modo schiacciante.

Jordan Bardella, di 28 anni, primo candidato delle liste del Rassemblement National, ha lanciato un messaggio semplice agli elettori in un recente dibattito televisivo: “I nostri compatrioti hanno la sensazione che lo stato non faccia più rispettare le sue leggi, che lo stato sia debole con i forti e forte con i deboli”.

Inoltre, ha pubblicato sul X: “Niente può fermare un popolo che ha ritrovato la speranza. I francesi sono stufi dell’anarchia dell’immigrazione e dell’assistenza sociale agli irregolari. Sostegno incondizionato alle nostre forze di polizia, contro l’estrema sinistra che per anni le ha trascinate nel fango”.

Sebbene la partecipazione francese alle elezioni europee sia stata del 50 per cento, si prevede un’affluenza maggiore questa volta, perché gli elettori sanno che potrebbe essere un’elezione storica. 

La crescente popolarità della destra deriva dal senso di insicurezza della popolazione ed anche da un esaurimento dell’agenda progressista, come succede anche in altri paesi europei. Negli ultimi tempi, la violenza nelle strade francese è fuori controllo.  

Quand’anche Macron decidesse di non dimettersi anche in caso di una sconfitta schiacciante, come sarebbe per esempio una terza posizione, rimarrebbe in ogni caso confermato l’indebolimento del presidente e, per estensione, anche il cambiamento del vento in Europa.

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Candela Sol Silva
Candela Sol Silva
Studentessa di ingegneria, giornalista e intervistatore. È stata responsabile della campagna elettorale e addetta stampa del candidato alla Camera dei Deputati di Fratelli d'Italia in Sud America, Vito De Palma, alle ultime elezioni del settembre 2022.

2 Commenti

  1. Cari amici.

    Circa 300 anni fa un filosofo napoletano, uno dei nostri grandi precursori di destra, Giovambattista Vico, disse che la storia umana non è altro che un insieme di “Corsi e Ricorsi”.

    Quello che sta succedendo ultimamente sia con le elezioni europee ma soprattutto con la situazione francese, non è altro che l’ennesimo Corso e Ricorso della storia.

    Chiarisco.
    L’atteggiamento dei centristi liberal-democratici di Macron che per non perdere il loro potere cercano l’inciucio con la sinistra e il conseguente comportamento della sinistra nell’accettare l’inciucio e nel scendere in piazza per tentare di negare la vittoria del Rensemblement National, non fa altro che ricordarci che stiamo per rivivere una parte della storia che è già successa alla fine degli anni 30 ed è stato il preludio allo scoppio della Seconda Guerra mondiale.

    Ormai dobbiamo prendere atto che siamo entrati nel clima di “ellos o nosotros”, loro o noi, come nella Spagna del 1936.
    È ritornato persino il nome con cui “El Contubernio”, l’accozzaglia, come la definì Ortega y Gasset, tra i borghesi liberali e democratici con i marxisti si presentarono prima nella Francia del politicante ebraico León Blum, leader social-democratico, e poi durante le fatidiche e maledette elezioni del 1936 in Spagna si costituì l’unione tra i Repubblicani moderati di Azaña, i separatisti catalani di Companys e i marxisti-leninisti di Largo Caballero, Prieto e Iglesias, cioè il “Fronte Popolare”.

    Non so a voi, ma a me mi inizia a suonare un campanello d’allarme.

    Io personalmente sto entrando già dentro l’ottica che per me tutte le forze di centro e sinistra, anche quelle italiane, ormai sono diventati i “Repubblicani”!!!!
    Invece noi di destra, parlo della vera destra, non possiamo più illuderci che le cose da ora in avanti continueranno a svolgersi per le vie democratiche, altrimenti avremmo gli occhi foderati di salame….

    A nessuno di noi piacerebbe (spero che sia così!!!) di finire in una guerra civile, però sono loro, “ellos”, che stanno facendo di tutto per arrivarci….

    A prescindere dalla Francia, da Le Pen e Bardella, consiglierei alla nostra amata Giorgia di iniziare a considerare sempre più l’ipotesi di un non ritorno.

    Mi spiace dire così, ma le cose sono davanti a tutti.

    Cara Giorgia, io non so chi sono i tuoi consiglieri, ma se io potessi ti direi:
    Non fidarti più di Ursula e di Bruxelles. Inizia a valutare un altro scenario per l’Italia che non passi per l’obbedienza cieca verso il “Contubernio di Bruxelles” in cambio di qualche effimera sedia nella Commissione Europea.
    Inizia anche a distaccarti da Biden, da Netanyahu, da Stoltenberg, da Zelensky, etc. Il che non vuole dire di avvicinarsi a Putin, alla Cina, etc, anzi trova e percorri la tua terza via.

    Ed in Italia, combatti colpo su colpo la sinistra, i Repubblicani di casa nostra, ma nel frattempo tieni d’occhio Forza Italia e Lega. Devono essere loro ad avere bisogno di te, non tu di loro!!!

    E, soprattutto, c’è ancora un 50% di italiani, quelli che non votano, da conquistare. Fidati che molti di costoro sono stufi della democrazia casinara di casa nostra, vorrebbero forza e potenza al governo.

    Cerca di più i giovani, non lasciarli alla deriva in pasto a Schlein, Conte e Fratoianni.
    I Repubblicani hanno creato la loro pseudo icona, la Salis.
    Adesso è ora che anche tu, Giorgia, crei una nostra icona giovanile di destra.
    Come avrebbe fatto l’inventore della propaganda politica moderna, Joseph Goebbels (scusami se lo tiro in ballo, ma tuttavia è stato pure lui un precursore), devi tirare fuori dal nulla una nostra Salis della situazione, qualcuno che ha dovuto lottare dal basso contro i soprusi della sinistra, dei green, dei radical-chic, dei LGBT, dei baciapile cattolici progressisti, una figura che instilli nella nostra gioventù la voglia di combattere per il vero mondo giusto.

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