di Luca Apolloni
Non pensavo di partecipare a una manifestazione per la pace, come non avrei pensato che Putin potesse invadere una nazione libera, democratica e sovrana. Ma ora è la drammatica realtà. Una così detta superpotenza, nome dato a uno stato che possiede ricchezze economiche e militari, ha deciso di invadere un territorio per appropriarsene. È la solita storia che si ripete da secoli, da millenni. Dall’uomo primordiale all’uomo moderno; il più forte che sottomette il più debole, il cattivo contro il buono, il male contro il bene. È scritto nelle nostre cellule il concetto di bene; il desiderio di ogni essere umano è quello di vivere in pace. Ma anche il concetto del male; homo homini lupus, come avrebbe detto Hobbes, indicando il desiderio di prevaricazione di un uomo sul proprio simile. Cos’è allora che spinge questo leader mondiale, uomo carismatico e modello di forza a imporsi violentemente contro il popolo ucraino? Interessi economici; l’Ucraina è un paese ricco e lui si vuole impossessare di tale ricchezza.
Il Pil della Federazione Russa è pari a quella del Texas o a quello della Spagna; a parte i giacimenti di gas naturale e materie prime per l’industria chimica, la Russia non ha null’altro da offrire. La potenza e la deterrenza militare sono gli unici mezzi che sono rimasti per imporsi, e lo fa in quanto una delle nazioni vincitrici della seconda guerra mondiale. Per questo vuole riprendersi uno stato dell’ex Unione Sovietica, l’Ucraina, che si è liberata dal giogo pesantissimo sovietico con le elezioni presidenziali e il referendum sull’indipendenza nazionale del 1991. Mosca il distacco non l’ha mai digerito. E non vuole che Kiev diventi una capitale di una nazione appartenente all’Unione Europea. Putin, con questa guerra, vuole prendersi più territorio possibile per trattare da vincitore sul tavolo per la pace.
L’escalation che si sta svolgendo, tramite le misure severe in campo economico e l’invio di armi al popolo ucraino per difendersi, potrà far sentire Putin come un animale braccato che proverà a difendersi con tutte le forze per sopravvivere. Le armi nucleari sono pronte, e quest’uomo è disposto a distruggere tutto e tutti. Lavrov, ministro degli esteri russo, già dice che “la Guerra Mondiale sarebbe nucleare e distruttiva”, ma anche Albert Einstein disse: “Io non so con quali armi sarà combattuta la Terza Guerra Mondiale, ma la Quarta Guerra Mondiale sarà combattuta con pietre e bastoni”.