La rielezione di Roberta Metsola in Unione Europea è una buona notizia per le destre continentali?

Roberta Metsola è stata riconfermata come Presidente del Parlamento europeo, si impegna da sempre nella tutela della stampa e di chi lavora nell’ambito editoriale per fornire una visione mediatica reale dei fatti. Avvocato e madre, oltre che maltese d’origine, la sua passione per la politica sembra averla portata in alto grazie alla propria determinazione nel raggiungimento degli obiettivi.

La sua intesa con Giorgia Meloni sembra prefigurarsi come un importante punto a favore per la nostra Patria, che adesso mira nuovamente a costituirsi come uno dei paesi più importanti in Europa dopo anni di servilismo a causa dell’incapacità politica dei nostri rappresentanti e di chi avrebbe dovuto collaborare con questi per tutelare la nostra posizione in questa organizzazione.

Già nel dicembre 2023, Metsola e Meloni si sono incontrate per discutere a Palazzo Chigi per discutere dei programmi che avrebbero avuto luogo da lì in poi prevalentemente in ambito europeo. La reciproca stima tra le due Leader sembra poter consolidare un’alleanza capace di riportare l’Europa in una posizione rilevante, ma soprattutto a convincere i cittadini che un’istituzione per il popolo sia ancora possibile, nonostante gli errori commessi da figure senza scrupoli negli anni precedenti.

L’impresa di ricostruire l’UE non sarà affatto semplice, soprattutto in concomitanza con la possibile rielezione di Ursula Von Der Leyen alla Commissione europea: stavolta però le destre sono in maggioranza ed al PPE non conviene voltare la faccia istituendo un’alleanza elettorale con i socialdemocratici solo per scopi politici nettamente personali o per qualche ridicola paura degli “Estremismi”. Ovviamente, nel caso in cui Von Der Leyen  dovesse tornare al proprio posto, dovrà dimostrare di saper rappresentare pienamente le volontà dei popoli europei, altrimenti potrebbe essere davvero la fine – politicamente parlando – per lei e per tutti coloro che avranno deciso di appoggiarla incondizionatamente. A tal proposito, Giorgia Meloni non ha ancora sciolto alcuna riserva sulla rielezione della Presidente, segnale che la fiducia dell’ECR si conquista con le aperture e i programmi reali.

Con Metsola è tutt’altra cosa invece: basti pensare a quella volta in cui difese la Convention delle destre europee, ammonendo il comune bruxellese di Saint Josse che aveva proibito ai gruppi politici in analisi di portare avanti l’impegno pattuito in precedenza. La dimostrazione che c’è davvero qualcuno disposto a difendere visioni diverse, non resta che augurarsi un proseguimento di questa tipologia per il resto del mandato presidenziale.

La vittoria di Roberta Metsola è peraltro avvenuta con una maggioranza veramente ampia e di tutto rispetto: 562 deputati europei hanno deciso di votare per il rinnovo. Evidentemente il rispetto nei confronti del suo comportamento e del lavoro svolto fino a questo momento, sono rinomati per buona parte degli esponenti europei.

Chiaramente nelle mani di Metsola non c’è l’intero destino dell’Unione Europea, ma allo stesso tempo c’è la probabilità che si possa lavorare su alcuni cambiamenti necessari per consentire un’inversione della rotta, ora più che mai necessaria affinché le nazioni riescano a ritrovare la propria dimensione anche a Bruxelles.

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Gabriele Caramelli
Gabriele Caramelli
Studente universitario di scienze storiche, interessato alla politica già dall’adolescenza. Precedentemente, ha collaborato con alcuni Think Tank italiani online. Fermamente convinto che “La bellezza salverà il mondo”.

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