Abbiamo intervistato Mario Russo, Capogruppo di Azione Universitaria in CNSU, dopo una scandalosa proposta delle sigle universitarie di sinistra quali: PDS, UDU, LINK, ADI e Confederazione degli Studenti Unilab-svoltastudenti. Il piano della sinistra sarebbe quello di acquisire una forza tale da poter sciogliere le organizzazioni politiche giovanili in base alla propria discrezione.
Le discussioni inizieranno da oggi 17 Luglio e termineranno il giorno seguente, ossia il 18.
Di seguito la nostra intervista.
Buongiorno Mario, credi che la sinistra universitaria stia cercando in ogni modo di imbavagliare chiunque non voglia piegarsi alle logiche progressiste?
Credo solo che la sinistra universitaria abbia molta confusione sul concetto di libertà, soprattutto d’espressione, e sul ruolo del CNSU. In questa folle mozione vorrebbero passare dalla libertà d’espressione all’”obbligo” d’espressione, obbligando chiunque rappresenti gli Studenti universitari italiani a condannare un fatto di cronaca che poco ha a che vedere con i problemi e le ambizioni degli universitari. E di qui, vengo subito al secondo punto: è chiaro a chi governa il CNSU che si tratta di un organo consultivo del Ministero dell’Università e della Ricerca e non del Ministero degli Esteri o del Ministero degli Interni? A furia di occuparsi di tematiche che non riguardano il punto focale della nostra attività, UDU e i suoi alleati stanno condannando il CNSU all’irrilevanza!
L’antifascismo militante, specialmente a livello studentesco, è diventato un’arma pericolosa per impedire il pluralismo e l’espressione di un pensiero libero negli atenei universitari e nelle scuole?
Il tentativo di renderlo un’arma pericolosa è in atto quotidianamente, col benestare – in troppi casi – anche di parte della presunta élite accademica, ma Azione Universitaria è un valido baluardo presente oramai in quasi tutti gli Atenei italiani e la continua crescita dei nostri eletti lungo tutto lo stivale dimostra che non è andato e non andrà mai a buon fine. Noi continuiamo coltivare la cultura del dialogo e del confronto con tutti, nel solo interesse dei diritti degli Studenti.
Come arginare la deriva anti-sociale del pensiero unico? C’è il rischio che l’egemonia politica della sinistra metta sotto torchio gli studenti con una simile mozione?
C’è solo il pericolo di far passare il messaggio che in Italia siano passati di moda i principi più basilari dello stato di diritto, della democrazia e del liberalismo per lasciar spazio al ritorno dei tribunali del popolo di stampo brigatista. Non sarà di certo la sinistra universitaria, a colpi di maggioranza, a poter stabilire il perimetro di agibilità politica delle organizzazioni giovanili in Italia, soprattutto se andare sotto attacco è il primo movimento giovanile per iscritti in Italia. Per tutto il resto, è sotto gli occhi di tutti chi davvero oggi attribuisce un valore al concetto di libertà e chi se ne fa paladino salvo poi tarparle le ali e basta solo rendersene conto per affidare nelle giuste mani le aspirazioni della nostra generazione.
Questo è il loro concetto di democrazia!