“L’attacco pubblico a cui da settimane è sottoposto il ministro del Lavoro Marina Calderone si è rilevato privo di ogni fondamento. È stata la Procura di Roma a definire l’esposto depositato contro il ministro privo di ogni rilevanza sotto il profilo penale. Allora sorge la domanda: perché tanto livore ed accanimento personale? Forse perché le opposizioni sono infastidite dal fatto che in poco più di due anni il ministro Calderone ha raggiunto maggiori risultati di tutte le promesse elettorali fatte dalle sinistre negli anni passati al Governo? Forse perché la concretezza del ministro e del Governo di Giorgia Meloni mettono in evidenza la pochezza di chi antepone le proprie ideologie alle reali esigenze del mondo del lavoro e delle imprese? Forse perché sono sorpresi, e spiazzati, da un ministro che sa dialogare con le parti sociali senza farsi ingabbiare dai vecchi pregiudizi, proprio perché cerca il miglior equilibrio nell’interesse di tutti? Ad attaccare il ministro Calderone sono i nostalgici di relazioni sindacali appartenenti al passato e non accettano la perdita dei loro antichi privilegi. Purtroppo per loro, e fortunatamente per i lavoratori, a contare sono i numeri di questi anni: occupazione in crescita, disoccupazione e precariato in diminuzione, impegno vero per la sicurezza nei luoghi di lavoro. Grazie al ministro Marina Calderone ed al Governo possiamo consolidare i risultati raggiunti e dare maggiori certezze al mondo del lavoro”.
Così in una nota la senatrice di Fratelli d’Italia Paola Mancini, componente della commissione Lavoro.