“Meloni ha fatto la cosa giusta dicendo la verità a chi tenta la traversata dalla Tunisia e Africa in generale. È ipocrita non ammettere che siamo di fronte ad un esodo e che milioni di africani sono pronti ad approdare in Europa sfruttando la fragilità della Tunisia e della Libia e utilizzando l’Italia come paese d’ingresso”.
Queste le parole di Khalid Chaouki, ex deputato marocchino del Pd, che espone la propria visione sul tema migranti in una intervista rilasciata a Il Giornale.
L’ex dem parla dell’attuale situazione anche su Libero, definendo “rivoluzionaria” l’azione di Giorgia Meloni, che grazie “al suo approccio caratterizzato da immediatezza e concretezza ha una grande opportunità per mettere le basi di una gestione veramente condivisa delle politiche migratorie e di sviluppo dei Paesi africani di partenza e transito dei migranti. E chissà che facendo l’interesse dell’Italia, tutta l’Europa possa seguirci alla ricerca di un paradigma nuovo di relazioni con il sud del Mediterraneo in nome di Enrico Mattei”.
Viene così promossa a pieni voti la ‘visione di Giorgia’ sulla questione migratoria, ivi inclusa la parte riguardante il rilancio del Mediteranno con il cosiddetto Piano Mattei, ovvero quel famoso piano tanto criticato dall’opposizione, come d’altronde ogni mossa di questo Governo, e che invece trova appoggio da chiunque abbia una visione pragmatica e obiettiva dello scenario internazionale.
L’ex piddino, inoltre, dichiara che la mossa di Giorgia Meloni di lanciare il videomessaggio, sottotitolato in arabo, che scoraggia gli africani a partire è una mossa vincente. Si tratta di “poche parole – dice Chaouki- che con tono sincero raccontano la cruda realtà e la verità ad una persona che si rispetta in quanto essere umano alla pari, e non generico migrante che necessita della nostra solidarietà”.
Quello del premier “non è cattivismo ma una via chiara per rispettare fino in fondo, senza falsi idealismi, quei milioni di donne e uomini che sognano l’approdo in Europa attraverso l’Italia, il suo anello più debole. E nello stesso tempo preservare una pace sociale nel Paese attraverso un percorso controllato nella gestione dell’immigrazione e della necessaria integrazione di milioni di immigrati, molti dei quali divenuti ormai parte integrante della società italiana”, continua.
L’ex deputato ricorda anche che rispetto a 5 anni fa, ovvero quando era in Parlamento, le sue “belle illusioni sono in gran parte svanite sia per come l’Italia sia stata tradita dall’Europa e dai governi socialisti, sia perché questo flusso incontrollato di migranti rischia di far saltare la coesione sociale nel nostro paese e danneggiare anche i milioni di immigrati ormai integrati nella nostra società”.
Chaouki mette nero su bianco una realtà che molti, per pure questioni ideologiche, ancora non vogliono vedere. Il fatto che a promuovere la linea italiana sia un ex deputato del Pd, marocchino (e che quindi conosce bene il contesto di cui parla) è un chiaro segnale di “quanto l’azione del Presidente del Consiglio in materia di immigrazione vada nella giusta direzione”, come dichiara in una nota Sara Kelany, deputato di Fratelli d’Italia e responsabile del dipartimento immigrazione del partito.
Chaouki è l’ennesima voce di sinistra che si distacca da quella opposizione che non ammette di essere messa in discussione nemmeno di fronte all’evidenza dei fatti. Fortunatamente c’è chi ancora osa sfidare il pensiero unico imposto e ha la forza di riconoscere la validità delle ricette del Governo Meloni, che a prescindere da tutto e tutti persegue l’unico obiettivo della sicurezza e della tutela dei singoli individui, dentro e fuori i confini nazionali.