Libri. Personaggi storici della Destra italiana: Franco Petronio. Avventure, idee, scritti

C’è una domanda che mi rivolgevo da qualche tempo: mi chiedevo perché una figura come quella di Franco Petronio non fosse granché conosciuta e dopo averla ulteriormente approfondita la mia perplessità è decisamente aumentata”. Inizia così la prefazione che Alessandro Amorese, scrittore ed editore, firma per introdurre una delle recenti pubblicazioni di Eclettica.

Il titolo del volume è “Franco Petronio. Avventure, idee, scritti” (2025) e raccoglie una serie di contributi firmati da diversi autori (oltre allo stesso Amorese, ci sono Riccardo De Corato, Renzo De Vidovich, Tommaso Foti, Paola Frassinetti, Umberto Maerna, Gennaro Malgieri, Alfredo Mantica, Massimo Massano, Riccardo Migliori e Marco Zacchera), che ricostruiscono la storia e le opere di un “triestino in esilio” (Petronio) che, spiega ancora Amorese, potrebbe e dovrebbe appassionare tutti coloro che sono interessati ad approfondire la storia della Destra politica italiana.

Franco Petronio (1931 – 1994) fu tra i protagonisti delle giornate di Trieste del 1953 ed in seguito visse, lavorò e fece politica a Roma, Parigi, Milano. “Durante questo rocambolesco pellegrinaggio – si legge nella quarta di copertina del volume edito da Eclettica – diventa leader giovanile, presidente del FUAN per sette anni, poi consigliere comunale a Roma, inviato de Il Secolo d’Italia a Parigi, consigliere a Milano, deputato, parlamentare europeo”. E non solo. 

Uomo di cultura eccezionale, Petronio è stato anche “genio, sregolatezza e stravaganza”, dotato di un ingegno multiforme grazie al quale, oltre all’impegno istituzionale, è emerso nel pensiero, nella scrittura, nella scoperta e riscoperta di “autori maledetti”. Quanto alla politica, è senz’altro uno dei più “visionari ed attenti ai cambiamenti epocali, che riesce a prevedere con largo anticipo”. Nel Movimento Sociale Italiano “sarà sempre al fianco di Pino Romualdi, che lo adotta, lo sostiene e lo valorizza”, in particolare rendendolo una firma di punta del mensile “L’Italiano”, per anni tra le pubblicazioni più importanti della destra italiana.

Grazie al libro, corredato da un significativo apparato iconografico e da una corposa e molto interessante appendice di articoli di Franco Petronio su L’Italiano, emergono pagina dopo pagina i diversi aspetti della personalità e dell’attività di Petronio, raccontati con sentita partecipazione e a volte anche con ricordi personali dagli autori dei diversi saggi. “Franco era così: focoso, irruento, colto ma di una cultura più vissuta che astratta. Forse proprio questa sintesi tra azione e pensiero ce lo faceva sentire, lui che veniva da così lontano, così tanto vicino” scrive per esempio Paola Frassinetti. Le fanno eco le parole di Riccardo De Corato, secondo cui Petronio era “un politico che sapeva essere presente anche sui marciapiedi, nelle piazze. Era un attivista oltre ad essere un grande uomo di cultura ed un oratore di grandi capacità”.  Particolarmente toccante, infine, lo scritto di Gennaro Malgieri (che venne pubblicato per la prima volta su Il Secolo d’Italia in seguito alla morte di Petronio, avvenuta il 12 luglio 1994), intitolato molto significativamente “Più poveri, più soli” e denso di dolore per la perdita di un grande esponente della destra italiana ma anche e soprattutto di un amico.

Questo libro – conclude Amorese – vuole colmare un immenso vuoto editoriale, così come abbiamo voluto fare con tante altre storie che compongono quel mosaico che fu il Movimento Sociale Italiano, le sue organizzazioni giovanili e parallele, le sue riviste. Franco Petronio, in questo mosaico, è tra i tasselli più belli e vivaci”.

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Cristina Di Giorgi
Cristina Di Giorgi
Cristina Di Giorgi, due volte laureata presso l'università La Sapienza di Roma (in giurisprudenza e in scienze politiche), è giornalista pubblicista e scrittrice. Collabora con diverse testate e case editrici.

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