L’intervista. Piazza pro-Europa, De Priamo (FdI): “Da Gualtieri arroganza. Mai visto uso così spregiudicato di soldi pubblici”

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Si diceva 270mila euro. Ora, con più certezze, si parla di 350mila euro. Soldi dei romani che il sindaco Gualtieri ha deciso di “donare” alla piazza pro-Europa, la manifestazione in piazza del Popolo, a Roma, a cui ha partecipato la sinistra in tutte le salse e spacciata per istituzionale. È seguita una forte bagarre politica, partita dal Campidoglio fino a coinvolgere gli esponenti nazionali dei vari partiti, e non solo quelli appartenenti al centrodestra. Vengono chieste a gran voce verità e trasparenza, ma la Giunta continua a difendere il suo operato. Sul tema, abbiamo intervistato Andrea De Priamo, senatore di Fratelli d’Italia.

Senatore, il Comune di Roma ha sborsato centinaia di migliaia di euro per una manifestazione, organizzata da Michele Serra, che ha chiaramente assunto connotati politici. Da ex membro del Consiglio capitolino, le chiediamo come è possibile che siano stati spesi i soldi dei romani in questo modo e se mai prima di oggi è capitato qualcosa di simile.

«Devo dire che, nonostante anche nella mia lunga esperienza di consigliere capitolino ne abbiamo visto tante, abbiamo visto molte volte i soldi dei cittadini spesi in modo inadeguato, non mi viene in mente una situazione del genere. Non mi viene in mente un utilizzo così spregiudicato delle risorse pubbliche per una manifestazione chiaramente di parte, come veniva ricordato nella domanda, lanciata da un giornalista ampiamente schierato e da un quotidiano ampiamente schierato a sinistra. Quindi una manifestazione che sarebbe stata legittima, come tutte le manifestazioni, se pagata da coloro che l’hanno organizzata, come fa ad esempio Fratelli d’Italia in ogni manifestazione che organizza, ma come fa genericamente chiunque organizzi una manifestazione. Diventa però inaccettabile – perché sta emergendo in modo sempre più chiaro – pagata con il contributo di tutti i cittadini romani, quindi sia di chi poteva condividere i messaggi di quella manifestazione, ma anche di quelli che potevano non condividerli o semplicemente non erano interessati.»

L’assenza di Gualtieri in commissione Trasparenza dei scorsi giorni è una sorta di ammissione indiretta?

«Fratelli Italia, attraverso la commissione Trasparenza, che è presieduta dal nostro consigliere, Federico Rocca, ma anche con l’impegno di tutti i consiglieri capitolini, ha da subito chiesto chiarimenti in modo molto forte su questa vicenda. Credo che presentarsi in commissione Trasparenza sarebbe stato un gesto di confronto da parte del sindaco, avrebbe forse anche fugato molti dubbi rispetto alle questioni che dovremmo porre e che invece, anche vista questa assenza, hanno acquisito ancora più forza. Ma non è solo questo, è anche proprio quello che sta emergendo, cioè un’assoluta mancanza di senso di responsabilità verso la città nel pagare con i soldi pubblici questa manifestazione.»

Sono diversi gli esposti alla Corte dei Conti presentati da vari partiti, non solo di centrodestra. Gualtieri è apparso “molto sereno”. Come crede andrà a finire questa storia?

«Sono personalmente rimasto molto colpito da una certa – io non la chiamerei serenità, la chiamerei arroganza. Perché rivendicare la scelta di aver usato i soldi di Roma Capitale – ricordiamo, in una città che, per carità, non solo a causa di questa amministrazione, ma per un buco di bilancio storico che risale ai tempi di Veltroni e di Rutelli, ha dei grossi problemi; ricordiamo il bilancio di Roma Capitale è stato commissariato, quindi una città che ancora più delle altre meriterebbe una grande attenzione nell’uso dei fondi pubblici. Aver addirittura rivendicato da parte del sindaco Gualtieri questa scelta, mi sembra un sintomo non di serenità, ma di arroganza. È grazie alla commissione Trasparenza e agli accessi agli atti di Fratelli d’Italia che è emerso che in questa scelta di finanziare questa manifestazione, oltre alla mancanza di buon senso, mancano anche le pezze di appoggio, cioè non ci sono – sembrerebbe – le delibere di Giunta per mettere in campo questi finanziamenti. Quindi io penso che in Campidoglio non siano tranquilli in queste ore.»

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