Un’ottima annata. Così potremmo descrivere il primo anno del Governo Meloni. Arrivati al primo
giro di boa, è tempo di tirare le somme e guardarsi indietro per osservare il percorso tracciato in dodici mesi.
La vista non è affatto male e si può guardare con orgoglio ad una nazione più sana, più forte e più stabile, che miracolosamente si sta rialzando dalle macerie in cui era stata trascinata da anni di cattiva amministrazione. Oggi l’Italia non deve più vergognarsi e non è più il fanalino di coda in Europa e nel mondo, ma è lei a trainare verso la crescita.
Il Governo Meloni è riuscito a invertire la rotta, rendendo l’Italia capace di risorgere dalle sue ceneri come una fenice.
È per questo che per celebrare questo primo traguardo, è nata l’iniziativa di Fratelli d’Italia ‘L’Italia vincente’, per riflettere insieme e mostrare come la politica si sia riappropriata del suo ruolo, mantenendo le promesse fatte in campagna elettorale e continuando a lavorare in un’ottica a lungo termine.
ECONOMIA: FAMIGLIE, LAVORATORI E IMPRESE AL CENTRO
In uno scenario di forte incertezza economica e politica a livello internazionale, i dati più recenti confermano che l’economia italiana cresce più del previsto. Nonostante la guerra in Ucraina e un’inflazione che in Italia nel 2022 ha fatto registrare il livello più alto dal 1985, la nostra economia cresce più del previsto. Il Governo Meloni è subito intervenuto in sostegno di famiglie e imprese per attenuare l’impatto della crisi energetica e per stimolare la crescita economica. Secondo le stime più recenti, nel primo trimestre del 2023, l’Italia è cresciuta più di Germania e Francia e più della media dell’eurozona. Inoltre, prosegue la crescita dell’occupazione: i dati del tasso di disoccupazione sono i migliori degli ultimi 14 anni. Anche il commercio con l’estero va a gonfie vele: su base annua aumentano le esportazioni con il saldo commerciale, che nei primi sei mesi del 2023, è positivo per 18,3 miliardi (era -15,0 miliardi nello stesso periodo del 2022).
LOTTA ALL’INFLAZIONE E MISURE DI GIUSTIZIA SOCIALE
Sostenere i salari dei lavoratori con redditi più bassi e aiutare le famiglie numerose: questa è la strada maestra che Fratelli d’Italia al Governo segue per far fronte all’inflazione e al caro vita. In questa direzione si muove anche la tassazione sugli extraprofitti delle banche. Appena insediato, il Governo Meloni ha dovuto fare i conti con l’alta inflazione che erode il potere d’acquisto di famiglie e lavoratori. Per questa ragione, durante questo primo anno, l’esecutivo ha concentrato tutte le risorse possibili per sostenere i salari dei lavoratori con redditi più bassi e per aiutare le famiglie numerose. Questa è la strada maestra per combattere il caro vita. Per ridurre l’inflazione, la BCE ha deciso di alzare i tassi d’interesse: dunque, molte banche hanno subito adeguato i tassi dei prestiti e dei mutui, ma non hanno adeguato allo stesso modo i tassi d’interesse che dovrebbero corrispondere verso chi ha dei depositi. Per questo il Governo è intervenuto imponendo una tassazione sugli extraprofitti delle banche generati, appunto, dalla differenza tra i tassi passivi e i tassi attivi applicati dagli istituti di credito. Le risorse recuperate saranno destinate in favore di famiglie e imprese, con interventi che ne agevolino l’accesso al credito e interventi di riduzione della pressione fiscale.
RIVOLUZIONE FISCO
La riforma del fisco, che riscrive completamente l’attuale sistema tributario varato negli anni ’70, costituisce un elemento chiave del programma del Governo Meloni, volto al rilancio strutturale dell’Italia sul piano economico e sociale.
Il Governo Meloni, con la riforma fiscale, ha voluto rivoluzionare il sistema della riscossione, con importanti novità a favore di cittadini, famiglie e imprese. Al fine di ridurre la pressione fiscale, si passerà da 4 a 3 aliquote IRPEF. Inoltre, è stato ridotto il cuneo fiscale, favorendo gli aumenti in busta paga dei lavoratori. Ancora, sono state previste agevolazioni alle assunzioni a tempo indeterminato grazie agli sgravi contributivi in favore delle imprese. Rilevanti misure sono state adottate anche a favore delle pensioni, come l’innalzamento di quelle minime. Anche i provvedimenti a favore del Sud meritano particolare attenzione, con la creazione della Zona Economica Speciale unica per le Regioni del Sud, il credito d’imposta e gli incentivi sugli investimenti effettuati nelle Regioni del Mezzogiorno, nonché per gli investimenti in ricerca, sviluppo e innovazione in favore delle imprese. Il Governo Meloni auspica un rapporto meno conflittuale e più collaborativo tra il fisco e il contribuente. Gli imprenditori potranno accordarsi direttamente con l’Agenzia delle Entrate sul dovuto, senza più la necessità di accertamenti fiscali.
ABOLIZIONE DEL REDDITO DI CITTADINANZA E RINNOVAMENTO DELLA FORZA LAVORO NEL PAESE
Con il Governo Meloni l’Italia riparte. Calano le richieste di sussidi e aumenta l’occupazione. Per un’Italia più produttiva, anche grazie alla nuova piattaforma Siisl, Sistema informativo per l’inclusione sociale e lavorativa per la formazione e il lavoro.
La decisione del Governo Meloni di abolire il reddito di cittadinanza per coloro che possono lavorare e sostituirlo con politiche attive del lavoro più inclusive, riflette un approccio innovativo e orientato alla valorizzazione delle capacità e delle risorse dei cittadini.
Il Governo ha deciso di tutelare i più fragili e di incentivare il lavoro. Le politiche attive del lavoro, incentrate sulla formazione e riqualificazione professionale, mirano a sostenere l’inserimento lavorativo dei cittadini, fornendo loro strumenti e opportunità per accedere al mercato del lavoro e migliorare la propria situazione economica. Proprio per questo il Governo ha istituito una piattaforma dedicata al lavoro e alla formazione (piattaforma SIISL) che consente l’attivazione dei percorsi personalizzati di rafforzamento delle competenze e ricerca di occupazione.
BOOM DI ASSUNZIONI: OCCUPAZIONE MAI COSÌ ALTA
Con il Decreto Lavoro del 1° maggio finalmente un Governo dalla parte dei lavoratori. Nuove agevolazioni per chi assume. Prevenzione del fenomeno dei giovani che non studiano e non lavorano (Neet) attraverso appositi percorsi di orientamento. Più potere di acquisto alle famiglie grazie alla riduzione del cuneo fiscale.
Prosegue la crescita dell’occupazione, che ha fatto registrare numeri record negli ultimi mesi. Il numero di occupati a luglio 2023 supera quello di luglio 2022 dell’1,6% (+362mila unità), per effetto dell’aumento dei dipendenti permanenti e degli autonomi che ha più che compensato la diminuzione dei dipendenti a termine. Con il Decreto Lavoro del 1° maggio nuovi incentivi per le assunzioni: i datori di lavoro che assumono persone con contratto a tempo indeterminato o di apprendistato e beneficiari dell’Assegno di inclusione otterranno un esonero del 100% dei contributi previdenziali per dodici mesi, o del 50% per i contratti a termine. Questa misura va ad aggiungersi a quanto previsto nella prima Legge
di Bilancio per favorire l’assunzione di under 36 e donne. Verranno offerti, inoltre, orientamento e formazione ai giovani che non studiano e non lavorano (Neet) e un contributo pari al 60% della retribuzione mensile per dodici mesi per la loro assunzione. Più soldi in busta paga per i lavoratori: taglio del cuneo fiscale del 6% per i lavoratori con reddito annuo fino a 35.000 euro, taglio del cuneo fiscale del 7% per chi guadagna meno di 25.000 euro. I dipendenti pubblici gestiti tramite il sistema NoiPA che beneficeranno del taglio del cuneo fiscale del 6% sono circa 860.000, mentre la platea interessata alla misura del 7% è di circa 335.000 dipendenti.
LA FAMIGLIA E LA NATALITÀ AL CENTRO DELL’AZIONE POLITICA DEL GOVERNO
Riaffermare la centralità della famiglia e l’importanza della natalità per contrastare l’inverno demografico.
In un momento storico di profonda crisi demografica, Fratelli d’Italia al governo ha inserito il sostegno alla famiglia e alla natalità tra i punti fondamentali dell’agenda politica, dando nuove opportunità alle giovani coppie e nuova speranza all’Italia.
Già con la prima legge di bilancio, sono state approvate un insieme di misure che diventeranno strutturali per sostenere le famiglie: l’aumento dell’assegno unico universale; la riduzione dell’aliquota IVA al 5% sui prodotti di prima infanzia e sui prodotti di igiene intima femminile; un mese aggiuntivo di congedo parentale facoltativo con indennità all’80%, invece che al 30%.
Ancora, mediante l’istituzione di un fondo di 500 milioni di euro, è stato previsto un contributo economico erogato attraverso la “Carta dedicata a te”, destinata all’acquisto di beni alimentari di prima necessità e pensata per aiutare le famiglie italiane in difficoltà.
economiche, che si sono trovate a fare i conti con un vertiginoso aumento dei prezzi dei generi alimentari.
Infine, con il DDL Anziani si pongono le basi della riforma complessiva delle politiche in loro favore e contro la marginalizzazione: gli anziani costituiscono il nucleo fondamentale delle nostre famiglie, rappresentano il cuore della società e un patrimonio di valori, tradizioni e conoscenze prezioso per la Nazione.
LOTTA AI TRAFFICANTI, DIFESA DEL DIRITTO A NON EMIGRARE
Tolleranza zero con pene più severe per i trafficanti di esseri umani, regole più stringenti per le Ong straniere che operano nel Mediterraneo e apertura di canali per l’immigrazione legale.
Il Governo, sin dal suo insediamento, ha posto la questione migratoria come centrale nell’agenda europea, ha intavolato un serrato dialogo con tutti i Paesi di provenienza e di transito ed ha messo in campo una serie di misure che, dopo anni di immobilismo delle sinistre, daranno soluzioni strutturali al fenomeno migratorio. Questo per arrivare al blocco delle partenze, unico modo per fermare l’orrido business della tratta degli uomini da parte di scafisti senza scrupoli. L’unica via per fermare le tragedie in mare è impedire le partenze. Abbiamo introdotto regole più stringenti per le Ong che operano nel Mediterraneo al fine di ricondurre l’attività di soccorso di queste navi, prevalentemente finanziate da organizzazioni private straniere, nelle maglie del diritto internazionale. Sono state inasprite le pene per gli scafisti, che ora sono perseguibili anche se i crimini vengono commessi oltre i confini nazionali. Sono state snellite le procedure per le espulsioni ed è stato predisposto un potenziamento della rete dei centri di permanenza per i rimpatri. L’istituto della protezione speciale, le cui maglie erano state allargate a dismisura dai precedenti governi, è stato adeguato agli standard europei restringendo le ipotesi di concessione solo ai casi di effettiva necessità. In parallelo, è stato finalmente approvato un decreto flussi ed è stata avviata un’importante azione diplomatica, con il sostegno dell’Europa, per una rinnovata cooperazione con gli Stati africani, volta ad eliminare alla radice le cause delle partenze. Il messaggio è chiaro: in Italia si entra solo legalmente.
PIANO MATTEI PER L’AFRICA: UN NUOVO MODELLO DI COOPERAZIONE E SVILUPPO
Con Fratelli d’Italia al Governo l’Italia ha proposto un nuovo modello per i rapporti con i Paesi africani: una cooperazione non predatoria, che porterà sviluppo per l’Africa, collaborazione in campo energetico e controllo dei flussi migratori.
Giorgia Meloni ha lanciato la Conferenza su Sviluppo e migrazioni che ha riunito oltre 20 Paesi e 10 organizzazioni internazionali dando vita al Processo di Roma, un progetto ambizioso per cambiare l’approccio con l’Africa. Il successo della Conferenza è parte di un piano strutturale: sostenere i Paesi africani confrontandosi alla pari, creando partenariati
virtuosi e convenienti per tutti. È questo lo spirito che anima anche il Piano Mattei, pilastro fondamentale della strategia di Giorgia Meloni per il rilancio dell’Italia nel Mediterraneo come hub energetico, per stimolare lo sviluppo e combattere le reti di criminali che favoriscono l’immigrazione illegale. Solo costruendo valide alternative di vita nei Paesi di provenienza, con investimenti non predatori e una collaborazione reciprocamente vantaggiosa, si restituirà alle persone il sacrosanto diritto di non dover emigrare per avere un’esistenza dignitosa.
C’È PIÙ ITALIA NEL MONDO CON GIORGIA MELONI
Il rinnovato dinamismo del Governo italiano in politica estera mette a tacere chi aveva previsto l’isolamento del nostro Paese e risponde con un’Italia capofila, non più succube delle decisioni altrui, che è rispettata e seguita a livello internazionale.
Oltre 230 impegni internazionali tra missioni all’estero, vertici multilaterali e tanti leader stranieri accolti a Roma. Proposte credibili, realistiche e lungimiranti: è questa la ricetta di Giorgia Meloni per rilanciare l’Italia nel mondo. Non si sono avverate le previsioni catastrofiste di chi, dopo le elezioni, parlava di isolamento internazionale dell’Italia. Il nostro Paese torna tra i grandi sul piano internazionale e lo fa con una visione chiara: aumentare la stabilità e la prosperità per tutti con un’attenzione privilegiata al Sud globale e al Mediterraneo, troppo a lungo trascurati e affrontare a monte le sfide e i rischi per la sicurezza, cooperando con tutti coloro che vogliano assicurare l’attuazione del diritto internazionale e il mantenimento della sicurezza globale. Una strategia convincente che ha raccolto consensi bipartisan a livello mondiale e che ha restituito all’Italia il rispetto che merita.
IN EUROPA DA PROTAGONISTI
L’Italia torna protagonista in Europa: Fratelli d’Italia in prima linea per difendere l’interesse nazionale sui principali dossier in discussione a Bruxelles.
Giorgia Meloni è stata confermata, all’unanimità, alla guida del Partito dei Conservatori Europei. Un attestato di stima e fiducia alla prima donna Presidente del Consiglio in Italia, legittimata da un ampio consenso popolare, che ha già raggiunto traguardi fondamentali. Tra questi, la conclusione dell’Accordo UE-Tunisia con cui l’Europa ha finalmente dimostrato un’azione seria e congiunta per arginare le potenziali crisi che potrebbero esplodere ai suoi confini.
Inoltre, a pochi mesi dal suo insediamento, il Governo Meloni ha ottenuto l’introduzione di un tetto europeo al prezzo del gas, fermando la speculazione al rialzo e mitigando gli effetti della crisi energetica. Grazie all’Italia, è stato raggiunto l’accordo sulla “global minimum tax”, sono state difese le eccellenze del nostro agroalimentare, come vino e
carne rossa, evitando che finissero nella lista nera degli alimenti considerati dannosi per la salute, perdendo i finanziamenti europei per la promozione, ed è stato rinviato il voto sullo stop ai motori diesel e benzina dal 2035. La transizione verde non può non tenere conto degli aspetti economici e sociali e delle peculiarità degli Stati. Per questo Fratelli d’Italia si batterà nel Parlamento di Bruxelles per adeguare la direttiva sulle case green e la proposta di regolamento sulla riduzione degli imballaggi alle specificità italiane.
A DIFESA DELL’UCRAINA PER PROTEGGERE L’EUROPA
Fratelli d’Italia è sempre stata saldamente a fianco dell’Ucraina e del suo popolo innocente che lotta per difendersi dall’invasione della Federazione Russa, un membro del Consiglio di Sicurezza dell’ONU che viola con arroganza il diritto internazionale. Aiutare la resistenza di Kiev significa allontanare lo spettro di una guerra più ampia e molto più vicina a casa nostra.
Con il Governo Meloni l’Italia è pienamente ancorata alla NATO e all’Occidente, abbandonando i dubbi che si erano creati sul posizionamento italiano a causa degli esecutivi precedenti che guardavano a Oriente. Il sostegno all’Ucraina a 360 gradi è una priorità per il Governo: continueremo a fornire tutto il supporto necessario a Kiev, perché per favorire la pace serve non favorire l’aggressione russa. L’Italia si è proposta come capofila della ricostruzione dell’Ucraina dopo la guerra, organizzando una Conferenza che ha riunito oltre 750 imprese italiane e ucraine. Le azioni sciagurate di Putin hanno causato crisi nell’approvvigionamento di energia e di cibo a livello globale, mettendo a rischio la sussistenza di milioni di persone e creando nuovi focolai di instabilità in tutto il mondo. Per questo Fratelli d’Italia convintamente si erge a supporto di Kiev e lo fa, con il Governo, impegnandosi in tutti i consessi internazionali. Impegno anche personale di Giorgia Meloni, che ha visitato l’Ucraina a un anno dall’invasione e si è spesso incontrata con il Presidente Zelensky, anche accogliendolo a Roma a maggio.
L’ITALIA È PIÙ SICURA
L’Italia oggi è più sicura. Grazie al Governo Meloni è stato incrementato e rafforzato il personale delle Forze dell’Ordine e della Polizia Penitenziaria.
L’impegno del Governo Meloni per la sicurezza è tangibile. L’aumento del numero di uomini e donne nelle forze dell’ordine, con le nuove 2.100 assunzioni, garantirà una maggiore presenza concreta sul territorio per la tutela della sicurezza e della legalità. Anche la Polizia Penitenziaria, fondamentale protagonista nelle difficili realtà carcerarie, è stata sostenuta e potenziata. Un’Italia più sicura per tutti e al fianco di chi ogni giorno è in prima linea contro la criminalità.
LOTTA ALLA MAFIA: NESSUN PASSO INDIETRO
Il Governo Meloni, da subito in prima linea nella lotta alla mafia, mette in sicurezza il carcere duro per i mafiosi e l’ergastolo ostativo.
Il Governo difende l’ergastolo ostativo. Nessun compromesso con la mafia: le restrizioni applicate nei confronti dei detenuti per reati di mafia non pentiti, sono un baluardo contro il crimine organizzato e furono pensate e volute dal giudice Falcone. Uno dei primi atti del Governo è stato quello di salvare questa norma, che per una voluta inerzia delle sinistre stava per essere demolita dalla Corte Costituzionale. E mentre il terrorista Cospito – sostenuto dalla sinistra – intraprendeva lo sciopero della fame chiedendo che fosse revocato il regime del carcere duro anche ai mafiosi, il Governo non è arretrato di un millimetro di fronte a una battaglia cavalcata anche dalla mafia. Anzi, è rimasto fermo e intransigente, garantendo la permanenza di istituti essenziali per la lotta alla criminalità organizzata: grazie anche alle forze dell’ordine e alla magistratura sono stati arrestati più di mille mafiosi negli ultimi mesi, tra cui il boss Matteo Messina Denaro.
UNA GIUSTIZIA GIUSTA
Una giustizia più celere, più efficiente e più vicina ai cittadini e alle imprese: lo avevamo promesso in campagna elettorale e lo stiamo realizzando oggi al Governo della Nazione.
Le misure già adottate e quelle in esame in Parlamento, sono la prova tangibile dell’impegno politico verso una giustizia finalizzata a liberare le forze sane della Nazione. Rispondere alla domanda di giustizia significa: pieno rispetto delle garanzie del processo, certezza dell’esecuzione della pena, celerità nella definizione dei giudizi civili, penali e amministrativi. Puntiamo a restituire fiducia agli investitori e dare respiro alle aziende anche liberando gli amministratori dalla cosiddetta “paura della firma”. Un percorso avviato, che ha già iniziato a porre rimedio alle storture determinate dai governi precedenti e che si dirige verso una riforma strutturale per una giustizia giusta.
GUERRA ALLE OCCUPAZIONI ABUSIVE
Sgomberi a tappeto e sostegno ai proprietari di immobili occupati con l’esenzione dal pagamento dell’Imu.
Da sempre Fratelli d’Italia si batte contro il fenomeno delle occupazioni abusive e in difesa della proprietà privata. Ripristinare la legalità sul territorio è una delle priorità del governo, che a pochi mesi dal suo insediamento ha lanciato una massiccia campagna di sgomberi. Allo stesso tempo, sono state intraprese azioni per aiutare concretamente chi subisce il torto di vedere espropriato illegalmente il proprio immobile. Nella legge di bilancio per il 2023, infatti, è stata disposta l’esenzione dal pagamento dell’Imu per i proprietari di immobili occupati che hanno presentato denuncia all’autorità giudiziaria.
STOP AI RAVE PARTY ILLEGALI
Pene severe per chi organizza mega-raduni a base di alcol e droga in edifici o terreni altrui.
Con i governi di centrosinistra si era diffusa l’idea che l’Italia fosse una sorta di zona franca per i rave party illegali: pochi controlli e sanzioni minime per gli organizzatori. Oggi, i mega- raduni abusivi con spaccio di ogni tipo di droghe, che mettono a rischio persone e cose, non sono più tollerati. Il Governo ha introdotto un nuovo reato che punisce con la reclusione da 3 a 6 anni e multe da 1000 a 10mila euro l’invasione di terreni o edifici altrui per l’organizzazione di rave-party. Grazie a Fratelli d’Italia la legislazione italiana si è allineata a quella di molti altri Stati europei. A quasi un anno dall’introduzione del provvedimento, non si sono più verificati rave party illegali.
REPRESSIONE E PREVENZIONE CONTRO LA CRIMINALITÀ MINORILE
Il Governo affronta con fermezza la piaga della criminalità minorile. Pene più severe, bonifica e risanamento dei territori. Sport ed educazione come antidoto alle devianze giovanili.
Contro la piaga della criminalità minorile è stato adottato un approccio che punta su pene più severe per chi delinque, accompagnato da un forte intervento per la prevenzione del disagio e dell’emarginazione. Effettuate maxi operazioni delle Forze dell’Ordine per la bonifica dei territori, con sequestri di armi, droga e denaro. Per prevenire il fenomeno poi, il governo ha puntato su educazione e sport. Stanziati 30 milioni di euro per un primo intervento di risanamento del territorio di Caivano. Sarà ripristinato il centro sportivo Delphinia, che verrà dato in gestione alle Fiamme Oro. È stata rafforzata l’offerta educativa con l’aumento dei docenti delle scuole con maggiore disagio educativo. È stato incrementato di 6 milioni di euro il Fondo per il miglioramento dell’offerta formativa per incentivare la presenza dei docenti. Stanziati fondi anche per tenere le scuole aperte il pomeriggio. Sono poi state inasprite le pene per i genitori che non mandano i figli a scuola: fino a due anni di carcere per la violazione dell’obbligo di osservanza dell’istruzione per minori, una misura che arginerà la dispersione scolastica. Occorre dare ai giovani alternative ai percorsi criminali, risanando il tessuto sociale delle periferie e puntando sulle istituzioni scolastiche.
NUOVO SLANCIO ALL’INDUSTRIA ITALIANA
La trattativa con Stellantis per rilanciare l’automotive: torniamo a produrre un milione di veicoli in Italia. Con il decreto ILVA si garantisce la continuità dell’attività produttiva in un settore strategico per la nostra economia.
L’automotive è uno degli assi portanti dell’industria italiana, eppure negli ultimi anni, nonostante le risorse pubbliche messe in campo, il futuro degli stabilimenti è diventato sempre più incerto, con un progressivo calo della produzione e la perdita, in due anni, di quasi 7 mila posti di lavoro. Il Governo di Giorgia Meloni è al lavoro per invertire radicalmente questo trend. L’obiettivo della trattativa in corso con il gruppo Stellantis è quello di tornare a produrre nei prossimi anni un milione di veicoli in Italia, consolidando la produzione industriale italiana nel nuovo contesto globale, salvaguardando l’occupazione e mantenendo gli investimenti nell’innovazione e per la transizione verde.
Il Governo con il decreto salva ILVA, grazie al trasferimento delle risorse da Invitalia ad Acciaierie d’Italia, dopo troppi anni di incertezze, ha finalmente garantito i lavoratori, gli investitori e la continuità dell’attività produttiva di un settore strategico come quello della produzione dell’acciaio. Lo stesso è stato fatto con il decreto che ha scongiurato la chiusura della raffineria Isab di Priolo, salvando il futuro di 10mila lavoratori.
IL MADE IN ITALY TORNA A FARE SCUOLA
L’orgoglio italiano passa anche attraverso i prodotti e le eccellenze che contraddistinguono l’Italia nel Mondo. Il Governo Meloni riscopre e valorizza le migliori tradizioni italiane.
Il Consiglio dei Ministri ha approvato un disegno di legge sul Made in Italy con l’obiettivo di valorizzare, promuovere e tutelare le produzioni di eccellenza italiane. La norma prevede la creazione di un Fondo nazionale da 1 miliardo di euro e un finanziamento di 10 milioni per l’autoimprenditorialità e l’imprenditoria femminile. Sarà istituito un fondo nazionale del Made in Italy per sostenere le filiere strategiche e le materie prime critiche. Il disegno di legge comprende anche misure per migliorare il sistema sanzionatorio contro la contraffazione e l’Italian Sounding. Inoltre, è prevista l’istituzione del Liceo del Made in Italy e l’adozione di un contrassegno ufficiale per attestare l’origine italiana delle merci. Questo sforzo mira a rafforzare la posizione dell’Italia nel mondo, promuovendo l’identità e l’innovazione dell’eccellenza italiana in vari settori.
RIPARTIRE DALL’AGRICOLTURA E DALLA SOVRANITÀ ALIMENTARE
In prima linea per la tutela della nostra filiera agro-alimentare, delle nostre eccellenze, delle tradizioni e della salute degli italiani.
ratelli d’Italia al Governo agisce nell’ottica della sovranità alimentare. Lotta al caporalato a tutti i livelli: aumento di pene e riduzione dei contributi agli imprenditori agricoli che utilizzano forza lavoro irregolare.
Ha preso il via la cabina di regia per sostenere e difendere la filiera agroalimentare italiana, con l’obiettivo di assicurare controlli più efficaci a garanzia di cittadini e produttori e di valorizzare le piccole produzioni locali di qualità.
Con il DDL contro il cibo sintetico l’Italia è in prima linea nella difesa del cibo naturale, uno dei punti di forza del nostro Made in Italy: grazie a questo provvedimento possono essere messi in salvo 580 miliardi di euro di valore della filiera agroalimentare italiana e 4 milioni di posti di lavoro del comparto.
Ancora, con quattro decreti il Governo ha scongiurato la presenza occulta di farine di insetti nei prodotti alimentari e ne ha regolamentato la vendita, al fine di tutelare adeguatamente il consumatore.
PNRR: IL GOVERNO MELONI METTE AL SICURO I FONDI PER RILANCIARE L’ITALIA
Fratelli d’Italia ha mantenuto la promessa fatta agli italiani di non perdere neanche un centesimo dei fondi PNRR. Attraverso il costante confronto con l’Europa il Governo si è assicurato 18,5 miliardi della terza rata ed ha avuto l’ok alle modifiche per la quarta.
Il Governo Meloni, in un solo anno, ha conseguito tutti i traguardi del 2022, ottenendo lo sblocco della terza rata da 18,5 miliardi e ricevendo l’ok per le modifiche alla quarta. Smontate le bufale dell’opposizione costruite per diffamare il Governo, con lo scellerato rischio di tradire lo sforzo italiano per l’attuazione del PNRR. Giorgia Meloni e l’Esecutivo hanno sempre informato i cittadini e il Parlamento, mantenendo un costante dialogo con la Commissione per fare in modo che, come promesso agli italiani, non venisse persa nessuna risorsa e hanno aperto la strada a un Piano effettivamente realizzabile per il progresso e la competitività dell’Italia. Procede senza ritardi l’attuazione degli obiettivi e dei traguardi del Piano, al contrario di quanto vorrebbe far credere la disinformazione della sinistra. A ciò Fratelli d’Italia risponde, come sempre, con la concretezza dei risultati raggiunti.
METTERE IN SICUREZZA IL TERRITORIO
Al lavoro su un piano di prevenzione a lungo termine per fronteggiare i fenomeni climatici estremi e il dissesto idrogeologico.
Il Governo, a poche settimane dal suo insediamento, ha pubblicato il Piano nazionale di adattamento cambiamenti climatici (PNACC), fermo dal 2018, e punta a varare al più presto un piano di prevenzione idrogeologica per superare l’approccio emergenziale e frammentario e dare risposte efficaci nel medio periodo. Allo stesso tempo, l’esecutivo di Giorgia Meloni si è messo in moto per fronteggiare l’emergenza in Emilia-Romagna, stanziando 4,5 miliardi per la ricostruzione, sospendendo i versamenti tributari e contributivi e stanziando risorse per la continuità didattica. Per proteggere i lavoratori durante le emergenze climatiche è stato approvato un decreto-legge che consente ai dipendenti dei settori più esposti, come edilizia e agricoltura, di richiedere la cassa integrazione ad ore in caso di eventi climatici eccezionali. Sono state aumentate le assunzioni di chi è chiamato ai soccorsi e stanziati 10 milioni di euro per rimborsare biglietti aerei e prenotazioni ai turisti che, durante l’estate 2023, hanno subito disagi legati al maltempo e agli incendi.
STRATEGIA ENERGETICA: RINNOVABILI E DIVERSIFICAZIONE DELLE FONTI
Più energia libera e pulita per tutti. La strategia del Governo Meloni punta alle energie pulite e rinnovabili con una specifica attenzione alla diversificazione. Lo sfruttamento interno delle risorse energetiche dell’Italia permetterà alla nostra Nazione di riacquisire centralità strategica nel Mediterraneo.
Il Governo Meloni sta attuando un chiaro piano di azione per l’Italia nel settore energetico. Si propone di riprendere un ruolo di leadership nell’ambito energetico, promuovendo la sostenibilità ambientale e riducendo i costi dell’energia. È stata istituita un’unità di crisi per affrontare le sfide energetiche attuali e per contrastare le speculazioni finanziarie sulle materie prime. Grazie a Giorgia Meloni è stato fissato un tetto europeo per il prezzo del gas, ponendo fine al fenomeno speculativo. Il Governo ha, inoltre, provveduto a garantire la trasparenza dei prezzi energetici e ha supportato famiglie ed imprese contro l’aumento delle bollette. La strategia punta sulla diversificazione delle fonti di approvvigionamento, con un focus sul corridoio Mediterraneo e sul potenziamento delle infrastrutture esistenti. Si mira a sviluppare fonti energetiche pulite, come il gas naturale e le rinnovabili, promuovere la ricerca nucleare avanzata e creare una filiera produttiva per le rinnovabili. L’efficienza energetica, le smart cities e la gestione di emergenze energetiche sono anch’essi obiettivi chiave.
LA MATERNITÀ NON È UN BUSINESS
Grazie alla legge di Fratelli d’Italia, finalmente l’utero in affitto sarà reato universale: il corpo femminile non è una merce di scambio e la maternità non è un business.
L’abominevole pratica dell’utero in affitto sarà reato universale, ossia perseguibile anche se commesso da cittadini italiani all’estero. La maternità surrogata costituisce un esempio esecrabile di commercializzazione del corpo femminile e degli stessi bambini nati attraverso tali pratiche, che sono trattati alla stregua di merci. Peraltro, dietro questa attività, si cela un giro d’affari che coinvolge principalmente donne povere o, comunque, in condizioni economicamente disagiate. Il corpo femminile non può diventare una merce di scambio e la maternità non può essere un business.
MAI PIÙ DISCRIMINAZIONI PER CHI HA AVUTO UN TUMORE
Il diritto all’oblio oncologico, presente nel programma elettorale di Fratelli d’Italia, è una fondamentale conquista di civiltà che tutela e migliora la vita degli ex pazienti che non dovranno più essere destinatari di disparità a causa della loro storia clinica.
Da quando era all’opposizione Fratelli d’Italia si batte per il diritto all’oblio oncologico, con diverse proposte di legge. Nonostante si dicessero tutti d’accordo, finora nessuna maggioranza ha raccolto la sfida di approvare una legge che restituisse un’esistenza normale alle persone che sono riuscite a sconfiggere il cancro. Con Fratelli d’Italia primo partito in Parlamento, la proposta di legge sul diritto all’oblio oncologico è passata alla Camera, raccogliendo consensi trasversali. L’approvazione anche in Senato sarà una fondamentale conquista di civiltà e un traguardo importante per i quasi 4 milioni di italiani guariti da tumore, che non saranno più discriminati nell’accesso ai servizi finanziari, bancari e assicurativi, nel mondo del lavoro e della formazione professionale e nelle adozioni.
IN DIFESA DELLE DONNE
Attraverso ulteriori fondi per i centri antiviolenza e con il disegno di legge contro il femminicidio difendiamo concretamente le donne vittime di violenza.
Già con la sua prima legge di bilancio, il Governo Meloni ha incrementato con uno stanziamento di 4 milioni di euro nel 2023 e di 6 milioni di euro dal 2024 il fondo per le politiche relative ai diritti e alle pari opportunità: si tratta di somme destinate prevalentemente ai centri antiviolenza.
Con il DDL Femminicidio, invece, si vogliono introdurre disposizioni per il contrasto alla violenza sulle donne e alla violenza domestica, potenziando gli strumenti di tutela, soprattutto per quanto riguarda la prevenzione. Si tratta di un primo passo per aggiornare a normativa in materia di violenza domestica e violenza di genere, che comprende anche la misura del braccialetto elettronico per gli indiziati di questi gravi reati.
CON IL FRECCIAROSSA ROMA-POMPEI LA CULTURA SI FA PIÙ VICINA
Con il Governo Meloni l’Italia riscopre i suoi tesori. Tutela e recupero del patrimonio storico, artistico e culturale. Più cultura alla portata di tutti.
Il Governo Meloni ha dimostrato un impegno encomiabile nel promuovere il patrimonio culturale italiano e l’iniziativa riguardante il Frecciarossa Roma-Pompei ne è la prova tangibile. Con orgoglio possiamo affermare che Pompei è uno dei luoghi nei quali l’Italia si è rivelata capace di prendersi cura del suo inestimabile patrimonio storico e culturale. La strategia intrapresa ha dimostrato una sensibilità unica verso il passato del nostro Paese e il desiderio di proteggerlo per le generazioni future. Salvaguardare il nostro patrimonio culturale significa non solo preservare le nostre radici, ma anche offrire una preziosa opportunità per il turismo culturale, promuovendo lo sviluppo economico delle comunità locali.
CULTURA E MERITO PER INVESTIRE SUI GIOVANI
Con il Governo Meloni torna la cultura del merito e il merito della cultura. Bonus ai giovani che hanno dimostrato particolare impegno negli studi. Istituita Carta Cultura per ISEE inferiori a 35.000 euro e la Carta del Merito per gli studenti eccellenti.
La Carta Cultura Giovani è un’iniziativa del governo Meloni per incentivare e diffondere il più ampio accesso alla cultura e all’arte tra i neo-maggiorenni, con uno stanziamento di 19 milioni di euro. Offre vantaggi e agevolazioni in ambito culturale, consentendo ai giovani di godere di opportunità uniche per esplorare il patrimonio storico, artistico e culturale del Paese. Inoltre, il Governo ha voluto premiare i giovani più meritevoli istituendo la Carta del Merito: un premio in denaro di 500 euro per gratificare i giovani che si sono distinti negli studi.
UNA NUOVA RAI
Finalmente un nuovo corso per la Rai, liberata da anni di lottizzazione e occupazione da parte della sinistra. Restituiti pluralismo, dignità, programmazione e prospettive.
La Rai è la più grande industria culturale italiana, fondamentale per la nostra Nazione. Grazie a Fratelli d’Italia, l’azienda del servizio pubblico torna a puntare sul merito, sulla professionalità e sulla competenza. Dopo anni di immobilismo e di occupazione militare da parte della sinistra, si sono finalmente restituiti alla Rai pluralismo, dignità, programmazione e prospettive di crescita e sviluppo.
I cittadini potranno finalmente fruire di un servizio pubblico non più fazioso, in grado di garantire il confronto tra visioni e sensibilità differenti: il libero confronto tra idee diverse è fonte di ricchezza per tutti.
TURISMO: DAL DECLINO ALLA RINASCITA
Turismo da record in Italia nel 2023: +43% di turisti provenienti dall’estero durante l’estate. Grazie ad una visione strategica di settore e ad un adeguato pacchetto di investimenti, il governo Meloni ha restituito centralità ad un comparto fondamentale per l’economia della nostra Nazione.
Nel 2023, le città italiane hanno battuto il record di visitatori. Durante l’estate è stato registrato un +18% rispetto al 2019 di arrivi di turisti in città e un +11% nell’area urbana. Grazie al Piano Nazionale per il “turismo possibile”, l’Italia è tornata ad essere una meta privilegiata. In sensibile incremento anche le prenotazioni aeree, con un aumento del 22% rispetto allo stesso periodo del 2022.
Con il Governo Meloni sono state dedicate al turismo risorse per oltre 1 miliardo – inclusi i fondi PNRR – tra cui spiccano il sostegno del turismo di montagna, in favore dei piccoli borghi e del turismo sostenibile, oltre che la digitalizzazione, l’innovazione, la competitività del comparto e la tutela del Made in Italy.
In questo modo nessuno è stato lasciato indietro e il settore ha superato una crisi che aveva portato nel 2020 ad oltre 27 miliardi di mancato fatturato, anche rispetto al periodo pre-pandemico. Il comparto del turismo è oggi in risalita, grazie alle azioni del Governo Meloni ed al sostegno che è stato riconosciuto ad un settore fondamentale della nostra economia.
FINALMENTE ARRIVA LA RIFORMA DELLA PROFESSIONE DI GUIDA TURISTICA, CONTRO OGNI ABUSIVISMO
Con nuova legge sulle guide turistiche basta far west: più controlli e regole uguali per tutti.
Grazie al Governo Meloni, le guide turistiche ottengono protezione contro l’abusivismo con l’introduzione di un elenco nazionale e standard unici per l’abilitazione alla professione. Prima della riforma vi erano regolamentazioni diverse da Regione a Regione che favorivano la proliferazione di lavoratori abusivi e problemi di qualità nell’offerta dei servizi turistici. Con la nuova legge, la guida turistica assume un chiaro status professionale, tutelato da rigorosi controlli per contrastare l’esercizio illegale delle attività. Il Governo ha dato risposte concrete ad una categoria di lavoratori trascurata per anni da una sinistra distante da chi lotta quotidianamente per valorizzare la cultura del nostro Bel Paese.
AUTONOMIA DIFFERENZIATA: IL GOVERNO PIÙ VICINO AI CITTADINI
“Più autonomia, più vicinanza, più potere ai cittadini”: questa la sintesi che il Governo ha elaborato portando avanti una riflessione sui rapporti tra Stato e Regioni che ha radici lontane.
Con l’autonomia differenziata l’Esecutivo avvia finalmente il processo di attuazione dell’art. 116 della Costituzione. Dare maggior potere alle Regioni per la realizzazione dei bisogni delle comunità locali consentirà una più ampia responsabilizzazione della politica di fronte ai cittadini, che sapranno a chi attribuire colpe e meriti. Si garantirà il bilanciamento tra il primato statale e la responsabilità dei governi locali.
PROGETTO POLIS: ITALIA PIU’ VICINA AI CITTADINI GRAZIE AL DIGITALE
Il Governo Meloni mira ad avvicinare i cittadini alle Istituzioni sfruttando l’utilizzo di nuove tecnologie e ampliando le sedi su tutto il territorio nazionale, dove poter usufruire dei servizi della Pubblica Amministrazione in modo facile ed intuitivo.
Con il progetto “Polis-casa dei servizi digitali” si garantirà uno Stato più vicino ai cittadini in ogni comune d’Italia, anche nelle zone più remote e geograficamente svantaggiate. Il progetto garantisce un accesso più semplice e veloce ai servizi delle pubbliche amministrazioni, anche dando la possibilità di creare reti di impresa attraverso la connessione a banda larga e il co-working. L’obiettivo è una Nazione moderna, inclusiva e sostenibile.