Lollobrigida: restituire i territori confiscati alla mafia ai giovani agricoltori

Il Ministro della Sovranità Alimentare, Francesco Lollobrigida, durante un’intervista ad Italpress ha dichiarato quanto sia importante riassegnare i territori confiscati alla malavita nelle mani dei Giovani agricoltori, i quali saranno effettivamente una forza motrice del sistema produttivo italiano.

Una manovra decisamente importante che segna una chiara e netta presa di posizione per il riutilizzo di beni che dovrebbero appartenere ai lavoratori, ma a causa di attività criminali sono stati gestiti all’insegna del malaffare. La tutela della legalità è un principio da conservare nel tempo, nell’esempio di chi in passato a dato la propria vita per consentire agli Italiani di vivere in un mondo migliore.

Tra gli altri piani del Ministro Lollobrigida, ci sono anche delle iniziative sociali improntate sull’educazione dei ragazzi, in particolar modo per evitare che questi finiscano a collaborare con la delinquenza organizzata. La lotta alle mafie continua da moltissimi anni all’interno del territorio italiano: garantire un’istruzione ai giovani è fondamentale, un metodo che sicuramente renderà agevole il percorso lavorativo che ogni cittadino italiano dovrebbe percorrere serenamente.

Per combattere la Mafia è necessario che la popolazione si fidi dello Stato italiano e che quest’ultimo si impegni per contribuire allo sviluppo del territorio fornendo gli strumenti adatti alla popolazione che lo abita. Opportuno ricordare che il crimine organizzato sfrutta tutti gli spazi liberi e privi di una giurisdizione per proliferare, facendo finta di sopperire a tutte le mancanze a cui le istituzioni – talvolta –  non sono riuscite a trovare una soluzione.

Il nuovo protocollo per la realizzazione di questa iniziativa. È stato da poco firmato da Francesco Lollobrigida, con la partecipazione del MASAF (Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste) e dell’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata. Un punto d’incontro che non ha un esclusivo valore simbolico ma fattuale, poiché l’impegno delle risorse e delle figure istituzionali nella lotta alla delinquenza è un passo avanti verso la realizzazione di una realtà nazionale senza timori e con una dignità sociale assicurata per ogni individuo.

E’ ovvio che servirà superare diversi step al fine di vincere questa battaglia su scala peninsulare, ma l’unica cosa che conta è proprio la volontà di vincere contro chi pensa di poter decidere al posto dello Stato, privando il cittadino delle tutele sindacali e delle libertà che gli spettano per diritto di nascita.

In particolare, aiutare il mondo giovanile a contribuire in un processo di cambiamento è necessario per costruire un domani degno della nostra civiltà. Puntare sul futuro dei ragazzi è un’azione decisiva, specialmente per la loro responsabilizzazione in generale.

Dopo anni di politiche futili e prive di olfatto sociale nelle esigenze dei giovani, provvedimenti come questo rappresentano una ventata d’aria fresca per questa nuova classe sociale, spesso ritenuta marginale da chi faceva finta di appoggiarla solamente per conquistarne le preferenze.

La politica dovrebbe essere un abbinamento perfetto tra i fatti e le parole: certamente la capacità oratoria è indispensabile, ma non basta, poiché il supporto consiste nell’applicazione di misure capaci di rafforzare il suolo e le sicurezze delle persone.

Il Ministro Lollobrigida, con questo nuovo piano di rinascita, ha dato un segnale deciso anche alle opposizioni, le quali sono sempre in agguato alla ricerca di un pelo nell’uovo: chissà se questa volta spenderanno qualche parola su questo progetto. Comunque sia, la positività di questo nuovo disegno è indiscutibile, ora però servirà sviluppare pragmaticamente tutte le idee, dimostrando sul campo il valore di un’iniziativa come questa. Scommettere sulla nostra agricoltura, vuol dire anche riconoscerne il valore ed evitare che finisca nelle mani sbagliate.

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Gabriele Caramelli
Gabriele Caramelli
Studente universitario di scienze storiche, interessato alla politica già dall’adolescenza. Precedentemente, ha collaborato con alcuni Think Tank italiani online. Fermamente convinto che “La bellezza salverà il mondo”.

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