Sarà un lungo addio, ma di addio si tratta: entro novembre Berlusconi farà i bagagli.
Così il quotidiano La Stampa il 9 novembre 2011, commentando come una debàcle catastrofica la perdita della maggioranza assoluta (ma non della maggioranza semplice, proprio come Conte ieri), da parte dell’allora centrodestra alla Camera.
Un atteggiamento a dir poco singolare, visto che oggi la stampa incorona Conte “forte” di una maggioranza semplice raggiunta a colpi di senatori a vita che hanno sfidato il rischio covid, segretarie berlusconiane ed ex sindacaliste ex “nere” o “rosso-brune”, per non parlare di Ciampolillo (dov’è Ciampolillo?) con il suo si al fotofinish.
Dice tutto – continua il quotidiano – l’espressione dipinta sul volto del Premier, quando sul tabellone è spuntato quel numero fatidico: 308. La sua coalizione s’è fermata lì, ben sotto la maggioranza assoluta (316 voti). Incredulo, il premier s’è messo a controllare i tabulati, apprendendo che in 321 non avevano pigiato il tasto, tra questi i 5 dissidenti venuti già allo scoperto (Destro, Buonfiglio, Gava, Pittelli e Antonione), più Nucara in ospedale, Stagno D’Alcontres «disperso» e Malgieri proprio allora in toilette. Otto «traditori», come li ha definiti in un appunto immortalato dai fotografi.
Bersani non ha perso un attimo per dire al premier «corri a dimetterti», aggiungendo tutto orgoglioso «l’opposizione sa fare il suo mestiere».
Lo Stile è quel che distingue Destra e Sinistra.
La Signorilità di Silvio Berlusconi sta al ricatto di
Giuseppi,l’Avvocato degli Italioti,ma Tant’è!!!
Dove la cultura prevalente di un popolo è ipocrita la malavita domina e governa