Marcello Foa, fa masticare amaro il Colle…

Si definisce allievo di Indro Montanelli, il 55enne nuovo presidente della Rai, Marcello Foa, svizzero-milanese, sovranista, simpatizzanti di Vladimir Putin, esperto di media, capace di guidare un gruppo editoriale, scrittore, blogger di qualità, conservatore, persona per bene, giornalista fuori dal coro. Praticamente un colpo di fucile in faccia per la solita sinistra capace di gridare allo scandalo ogni volta che a coprire qualche ruolo chiave non ci va una persona loro, ma qualcuno capace di pensare con la propria testa. E infatti le reazioni non sono tardate ad arrivare.
Si comincia su La Repubblica, dove l’Usigrai fa immediatamente sentire la sua voce, come sempre più che schierata: “Il Governo viola la legge sul nome del presidente, tocca al Cda sceglierlo”. Gli fanno eco i Senatori dem, tutti insieme appassionatamente: “Foa sovranista, offende su Facebook il presidente Mattarella. Lottizzazione selvaggia”. Ed eccoci finalmente al cavallo di battaglia della sinistra: la lottizzazione. Per PD & Co. la lottizzazione esiste esclusivamente per gli avversari, che naturalmente la praticano senza nessuna vergogna. Diverso è quando ad occupare ogni poltrona possibile vengono designate persone di loro fiducia, come ha fatto ad esempio il governo Renzi, che dal Commissario per i terremotati in poi si era proprio preso tutto. Ma tant’è, qualcuno deve aver detto ai dem che il pianto paga, e loro ormai da mesi non fanno altro: si lamentano peggio delle prefiche nella speranza di rimediare qual cosina e tutto sommato ci riescono pure portandosi a casa la presidenza del Copasir, mica poco.
Nel coro dei detrattori del neo Presidente Rai, non dimentica di far sentire la sua voce anche Gentiloni, proprio quando cominciavamo a rimuoverlo dai nostri amareggiati pensieri. Dice: “Usciremo dall’Eurovisione?” E’ la battuta migliore che gli si ricordi. Poi, siccome ormai ci ha preso gusto, ecco spuntare Martina che anche lui vuol dire la sua. Con quell’aspetto da Lurch (il maggiordomo degli Adams) sentenzia: “Va in onda la spartizione tra Lega e 5stelle”, e ci può stare soprattutto detto da chi sulle spartizioni potrebbe vantare una libera docenza. E continua: “La legge prevede maggioranza di 2/3 per il presidente di garanzia: per le poltrone calpestano le regole”. Sul serio? E anche qui, detto da lui, c’è da crederci.
Al coro ecco poi aggiungersi Il Corriere della Sera. Qui l’attenzione viene spostata sulle amicizie di Foa, definito “esperto in tecniche di manipolazione dei media” , commentatore Bbc e anche di Russia Today, quasi fosse una colpa, così come “buon conoscente di Steve Bannon” ex consigliere di Donald Trump. Anche il quotidiano di via Solferino mette l’accento sul famoso twitter di Foa in cui il giornalista criticava Mattarella, messaggio per il quale il solito Emanuele Fiano chiese addirittura la denuncia per “vilipendio al capo dello stato”. C’è poi anche un richiamo al fatto che Foa non si sia mostrato “abbastanza ostile” all’annessione della Crimea da parte della Russia. Al coro dei critici e dei detrattori si aggrega anche Il Post, che definisce Marcello Foa “gran sostenitore di Salvini, molto attivo su Twitter e che si è fatto conoscere per qualche bufala”.
Per fortuna ci sono anche le voci di chi si dice piacevolmente colpito dalla nomina di Foa. Ne scegliamo uno tra tutti. Scrive per esempio Diego Fusaro: “La Repubblica attacca Foa perché non crede alla loro ideologia di glorificazione della classe dominante”. Foa vista da un filosofo.
In risposta a tutti, il neo Presidente Rai fa sapere di essere davvero felice per questa nomina. “Sono orgoglioso ed emozionato, e voglio impegnarmi per riformare la Rai nel segno della meritocrazia e di un servizio pubblico davvero vicino agli interessi e ai bisogni dei cittadini italiani”. Poi aggiunge: “Sin dai tempi del mio maestro Indro Montanelli, mi sono impegnato per un giornalismo intellettualmente onesto e indipendente e da oggi rinnovo questo impegno morale nei confronti dei giornalisti e di tutti i collaboratori della Rai”.
Noi utenti, speriamo in bene soprattutto perché la RAI ci costa e spesso, ultimamente, ci siamo chiesti se non fosse meglio chiudere un carrozzone mangiasoldi che questa grande utilità per gli utenti non l’ha certo avuta. Anche qui, restiamo in attesa…

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RK Montanari
RK Montanarihttps://www.lavocedelpatriota.it
Viaggiatrice instancabile, appassionata di fantasy, innamorata della sua Italia.

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