Doppia missione internazionale per la premier Giorgia Meloni a partire da mercoledì. La prima sarà prima a Bruxelles, la seconda in Lapponia. Nella capitale belga, Meloni parteciperà al summit Ue-Balcani occidentali, mentre il giorno dopo sarà al Consiglio europeo, il primo dopo la partenza della nuova legislatura.
Tra i temi all’ordine del giorno la guerra in Ucraina (presente il presidente Volodymyr Zelensky), la crisi in Medio Oriente, le migrazioni, la politica estera e di sicurezza. “Abbiamo bisogno – scrive il presidente Antonio Costa nella lettera di invito – di una discussione completa e strategica, senza conclusioni scritte, sulla strada da seguire per quanto riguarda il nostro impegno globale e le nostre priorità in uno scenario multipolare segnato da tensioni geopolitiche”. Innanzitutto, osserva Costa, “credo che l’allargamento dell’Ue sia il principale investimento geopolitico che possiamo fare nel nostro vicinato”. Guardando oltre il continente europeo, inoltre, l’Ue “può consolidare al meglio il suo ruolo sulla scena internazionale tessendo una rete più ampia e profonda di partner in tutto il mondo, essendo più consapevole dei loro interessi specifici ed esplorando il potenziale per interessi comuni”.
Sabato e domenica, poi, Meloni sarà a Saariselka, in Lapponia, per il primo vertice Nord-Sud che vedrà anche la partecipazione del primo ministro finlandese Petteri Orpo, padrone di casa, dell’alto rappresentante dell’Ue per gli affari esteri e la politica di sicurezza Kaja Kallas, del primo ministro greco Kyriakos Mitsotakis e del primo ministro svedese Ulf Kristersson. I temi principali del vertice saranno la sicurezza, la difesa, le migrazioni e la sicurezza delle frontiere.
“L’Europa – ha detto Orpo – deve assumersi maggiori responsabilità per la propria sicurezza. Ciò significa che i paesi europei devono essere leader forti, sia nell’Ue che nella Nato. La nostra più grande minaccia è la Russia, che sta cercando di consolidare il potere e seminare discordia in Europa. La situazione geopolitica è molto impegnativa, ad esempio, anche in Medio Oriente e Nord Africa”.