Dopo lo storico Memorandum d’intesa tra Tunisia ed Unione Europea sono stati molti i commenti pervenuti da varie parti.
Un dato è certo: il risultato ottenuto a Tunisi il 16 luglio rappresenta una svolta decisiva nelle relazioni tra la sponda europea e africana che rende il Mediterraneo il campo privilegiato su cui giocare la partita dei migranti, in una chiave innovativa, in cui la priorità diventa quella della difesa dei confini esterni dell’Ue e che vede Europa e Africa finalmente sullo stesso piano. Questo nuovo approccio non solo era impensabile fino a qualche mese fa, ma soprattutto fino a qualche mese fa sarebbe stato impossibile concepire il nostro paese con un ruolo da protagonista in questo scenario.
Sul tema è stato intervistato durante la puntata di Controcorrente il Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Giovanbattista Fazzolari che, collegandosi dal Festival della Politica a Maccarese, ha risposto ad alcune domande.
Innanzitutto, il Sottosegretario ha sottolineato che quanto accaduto in Tunisia è “un grande successo di Giorgia Meloni e del governo italiano”, in quanto “avevamo annunciato che avremmo posto il Mediterraneo come priorità dell’Unione europea, e in modo particolare il contrasto all’immigrazione illegale di massa. Nel giro di pochi mesi siamo riusciti prima a porre la questione in seno al Consiglio europeo, e adesso a fare il primo passo di un accordo siglato dall’unione europea con la Tunisia, per il tramite dell’Italia.” Dunque, una dimostrazione concreta di come gli impegni presi si stiano rispettando. Per fermare il fenomeno della migrazione illegale la formula è quella di unire ai “canali legali per entrare in Italia e in Europa” una “collaborazione con i paesi del Nord Africa”. Una formula sostenuta anche dall’Ue e che la prossima settimana verrà condivisa a Roma con “una serie di paesi del Nord Africa, dell’Africa centrale, alcuni Paesi arabi e del Medio oriente”, con i quali si parlerà “sempre con il tramite dell’Italia, in modo serio di immigrazione e di come impedire che questa immigrazione illegale di massa danneggi noi, l’Europa, ma anche i paesi dai quali questi migranti partono.”
Al Sottosegretario è stata posta una domanda proprio su questo evento di Roma: “Parteciperanno anche i Capi di stato degli altri paesi del Mediterraneo. Questo vuol dire che l’Europa ha finalmente trovato una compattezza su questo tema, su come affrontare l’immigrazione?”
“Ci saranno molti capi di governo e capi di stato”, ha confermato Fazzolari. “Erdogan ad esempio ha già annunciato la sua presenza, ma non solo. Si parlerà finalmente in modo serio delle cause della partenza di queste persone, di come gestire questi flussi in Europa. E, come dicevo prima, la soluzione non può essere quella di tollerare l’immigrazione illegale. La strada deve essere quella di parlare insieme, di collaborazione, di aiuto reciproco, di dignità reciproca, che è spesso quello che chiedono questi paesi all’Europa. E in questo contesto parlare di flussi illegali di migranti”, ha spiegato.
Nel corso dell’intervista è stato affrontato infine il tema della redistribuzione interna: “Quelli che arrivano qui non rischiano di rimanere tutti da noi?”
“Questo è esattamente l’errore che abbiamo fatto finora”, ha replicato il Sottosegretario. Infatti, “i governi prima del nostro si ponevano in Europa con una ricetta un po’ bizzarra. E cioè dicevano: noi li facciamo entrare tutti in Italia. Però poi li dobbiamo redistribuire in Europa. Nel resto d’Europa dicevano giustamente noi difendiamo i nostri confini. Non puoi chiedere che noi difendiamo i nostri confini e noi ci prendiamo gli immigrati illegali.”
In conclusione, la soluzione esiste ed è quella che ad oggi è la più ragionevole ed oculata: quella “della difesa dei confini esterni dell’Unione Europea”.
Una soluzione proposta sin da subito dal Governo italiano, che è riuscito a farsi valere ben oltre i propri confini nazionali e che finalmente, grazie al sostegno congiunto di Europa e paesi africani, sta divenendo una realtà.
Ad oggi vedo ancora un’ondata di sbarchi che non si arresta e sono molto preoccupato, perché, dopo un’anno, su questo fronte mi aspettavo più fermezza.
Voglio aggiungere un’altra considerazione: da laureata in Teologia, conosco molto bene le religioni. L’Islamismo, al contrario del cristianesimo, non consente un’ermeneutica=interpretazione del Corano e in esso si inneggia e si sostiene la morte degli infedeli con qualsiasi modo e l’uso della scaltrezza e della falsità per ottenere questo che è lo scopo principe. Non aggiungo altro: state all’erta
Francamente, e non potete immaginare quanto mi duole scriverlo, io vedo solo arrivare ogni giorno migliaia di immigrati, da italiana sono preoccupata per questa obbligata convivenza anche perché, dopo l’arrivo, perdono l’aria da disperati e assumono quella da padroni
Governo la smettiamo di accoglierli?