Lo Stato torna forte. Torna forte perché c’è chi lavora per la sua sicurezza. Altri 28 cittadini stranieri sono stati rimpatriati. Il pugno duro del Governo Meloni si fa sentire, specialmente in contrasto a quello che un certo sistema rosso vorrebbe. La stretta sui rimpatri è stata molto forte: perché se da un lato il Governo sta premendo per un forte calo degli sbarchi, riuscendoci con un netto -61% sul 2023 e -30% sul 2022 grazie alla fitta rete di accordi con i Paesi di origine e di transito dei flussi, anche e soprattutto per bloccare il business dei trafficanti di esseri umani nel Mediterraneo, dall’altro l’esecutivo preme su una forte politica di rimpatri, come del resto richiede l’Europa sotto la spinta proprio dell’Italia. Rispetto allo stesso periodo del 2023, i rimpatri sono cresciuti del 16%. Il confronto con il 2022 invece è più vistoso: 34% è la crescita rispetto a due anni fa.
La notizia dei 28 migranti rimpatriati è, d’altronde, solo l’ultima di una sfilza di rimpatri di clandestini che erano arrivati in Italia in modo illegale. Solo pochi giorni prima, in effetti, la Guardia di Finanza aveva smantellata una rete di trafficanti di esseri umani: in quel caso, furono 13 le persone arrestate per il loro traffico illecito di vite umane nel Mediterraneo. L’operazione dei rimpatri prende ancora più importanza tanto più si considera la sua necessità dal punto di vista della sicurezza interna: tra i 28 rimpatriati, infatti, si nascondeva anche un estremista islamico. Si sa, ormai, che i terrorismo utilizzano con consapevolezza le rotte illegali di esseri umani verso l’Occidente per inserire loro uomini ed esportare la guerra santa islamica anche qui in Occidente. Si ricordi, ad esempio, il caso dell’imam bolognese, espulso proprio a causa dei suoi legami con il mondo fondamentalista. I vari attentati lo confermano: l’ultimo, quello di Solingen, in Germania, che ha provocato la morte di 3 persone e ha risvegliato l’attenzione sul tema dell’immigrazione clandestina di una Nazione, come la Germania, che fino ad allora era rimasta chiusa nelle derive no-border dei suoi governi di sinistra.
“Il Governo Meloni – ha scritto sui social Fratelli d’Italia – è costantemente al lavoro per contrastare l’immigrazione clandestina, perseguendo gli scafisti e rimpatriando coloro che non hanno diritto di rimanere sul suolo nazionale”. Festeggia anche il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi: “Continua l’impegno sul fronte dei rimpatri. Altri 28 cittadini stranieri, senza titolo per rimanere in Italia, sono stati ricondotti con volo charter nei loro Paesi di origine. Tra questi anche un estremista islamico segnalato dall’intelligence”.