Migranti. L’Italia del Governo rosso-giallo è un colabrodo

In queste ore sono sbarcati altri 200 clandestini a Lampedusa, mentre presso l’hotspot di contrada Imbriacola “sono presenti in 1050” fa sapere il sindaco dell’isola, Totò Martello, fiducioso di poterlo svuotare grazie all’arrivo della nave quarantena previsto per stasera.

Continuano le fughe e il rischio Coronavirus. Una decina di migranti sono infatti fuggiti questa mattina dalla tensostruttura di Porto Empedocle, a pochi passi dal porto: uomini della Polizia e della Guardia di finanza sono ancora alle ricerche di coloro che hanno scavalcato le barriere per disperdersi lungo le strade e le zone di mare del comune dell’Agrigentino. Queste continue fughe hanno provocato timori nella popolazione, tanto che il centro verra’ svuotato nella giornata di oggi: i migranti verranno trasferiti sulla nuova nave per la quarantena “Azzurra”, del gruppo Gnv.

Intanto, mentre il Governatore siciliano Musumeci accusa il Governo di non avere un piano e la UE di essere completamente assente, il Viminale ha avviato la nuova gara per il reperimento di una seconda nave sulla quale far svolgere la quarantena ai migranti che sbarcano in Italia. Nessuna iniziativa invece sembra in programma per bloccare il traffico di esseri umani che non arrivano solo in Sicilia e Calabria, anzi.

Anche l’Italia del Nord est è sotto pressione dove al confine gli immigrati arrivano dalla Slovenia, dalla Croazia, dalla Serbia, dal Montenegro, dall’Albania. Sono clandestini che risalgono la rotta balcanica e non necessitano di salvataggi visto che arrivano via terra e non per mare, ma anche per loro i nostri confini sono spalancati.

A Udine gli irregolari ospiti dell’ex caserma Cavarzerani hanno inscenato una protesta contro l’obbligo di restare in quarantena per due settimane senza poter ovviamente uscire dal centro di accoglienza. Le tensioni sono cominciate giorni fa ma stamani sono state incendiate alcune suppellettili ed è stato necessario far intervenire i Vigili del fuoco del Comando provinciale.

L’Italia di Conte è un colabrodo e il rischio sanitario si fa sempre più elevato, così come quello del non riuscire a mantenere l’ordine pubblico.

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