Una denuncia contro l’Unione europea alla Corte penale internazionale dell’Aia per la gestione dell’immigrazione. Secondo un gruppo di avvocati internazionali, l’Ue e gli Stati membri che hanno svolto un ruolo di primo piano nella crisi dei rifugiati, ovvero Italia, Germania e Francia, dovrebbero essere perseguiti per la morte di migliaia di migranti annegati nel Mediterraneo.
L’accusa di “crimini contro l’umanità” presentata alla Corte penale internazionale (Cpi) si basa sull’ipotesi che funzionari e politici abbiano consapevolmente creato la “rotta migratoria più mortale del mondo”, con la conseguenza che oltre 12.000 persone hanno perso la vita.
Nel documento di 245 pagine sarebbero citati Macron, la Merkel, ma anche Minniti e Salvini.