Muore il sultano dell’Oman senza aver lasciato eredi: altra instabilità nella regione

Il sultano dell’Oman, Qaboos bin Said Al Said, è morto all’età di 79 anni, come è stato annunciato venerdì sera da importanti personaggi della casa reale.  Con la scomparsa del sultano senza un erede o un successore designato dopo un regno durato mezzo secolo,  si crea nuova incertezza in un Medio Oriente instabile.

‘Con grande dispiacere e profonda tristezza […]la corte reale piange Sua Maestà Sultan Qaboos bin Said, che è deceduto venerdì’, è stato l’annuncio. Tre giorni di lutto saranno ora indetti per il leader solitario di educazione britannica, che ha trasformato l’ex arretrato sultanato della penisola arabica in uno stato moderno, proteggendolo da gran parte delle turbolenze della regione grazie a un approccio moderato in politica estera. La  morte di Qaboos, secondo quanto riferito, è stata provocata da un tumore al colon, con cui il monarca combatteva da tempo. Ad aggravare la situazione, aggiungono dal seguito del sultano,  l’accresciuta tensione causata dalle problematiche innescate  dalla morte del generale iraniano Qassem Solomeini, il cui omicidio provocato da un attacco di droni americani, ha posto la regione sull’orlo della guerra.

Al Said aveva preso il potere in un colpo di stato non sanguinoso nel 1970 e da allora aveva trascinato il suo sultanato arabo nella modernità, bilanciando attentamente i legami diplomatici tra Iran e Stati Uniti. L’agenzia di stampa statale Oman ha annunciato la sua morte a tarda notte sul suo account Twitter ufficiale. Si sapeva da tempo che il sultano era afflitto da una grave malattia per la quale, il mese scorso, si era recato in Belgio ufficialmente solo per un controllo ma, ufficiosamente, per affrontare un’altra serie di pesanti cure che avrebbero dovuto contenere il tumore. Evidentemente, l’intervento non ha avuto successo, e il Sultano è deceduto tra lo sconcerto del suo popolo che lo amava molto.  La corte reale ha subito  dichiarato i tre giorni di lutto. L’agenzia di stampa ha pianto la morte del Sultano e ha elogiato il ‘grande rinascimento’ che l’illuminato monarca aveva creato. Tutto il mondo aveva convenuto  che la sua ‘politica equilibrata’ di mediazione tra campi rivali in una regione instabile si era guadagnata il rispetto del mondo.

Il sultano solitario, istruito in Gran Bretagna, aveva riformato una nazione che ospitava solo tre scuole e leggi severe che vietavano l’elettricità, le radio, gli occhiali e persino gli ombrelli quando era salito al trono.  Sotto il suo regno, l’Oman è divenuto noto come una destinazione turistica accogliente e un interlocutore chiave del Medio Oriente, aiutando la liberazione di prigionieri sia degli Stati Uniti che dell’ Iran e lo Yemen, e persino ospitando visite di funzionari israeliani mentre respingeva la loro occupazione dei territori che i palestinesi desiderano per uno stato futuro. ‘Non abbiamo alcun conflitto e non accendiamo il fuoco quando la nostra opinione non è d’accordo con qualcuno’, ha detto Sultan Qaboos a un quotidiano kuwaitiano in una rara intervista del 2008. La morte del sultano, tuttavia, aumenta il rischio di disordini in questo paese sul bordo orientale della penisola arabica. Lo scapolo Sultan Qaboos non ha mai avuto figli e non ha mai nominato pubblicamente un erede, una tradizione della dinastia Al Said al potere la cui storia è piena di acquisizioni sanguinarie.  L’Oman è anche il paese del Golfo Persico che più ha frustrato le ambizioni dell’Arabia Saudita e degli Emirati Arabi Uniti, non cedendo mai a loro la propria libertà di intenti, e continuando a mantenere rapporti anche con l’Iran.

Rimane in discussione il modo in cui l’Oman risponderà alle pressioni sia esterne che interne in una regione tanto instabile. ‘Mantenere questo tipo di relazioni equidistanti sarà una difficile prova’, ha dichiarato Gary A. Grappo, ex ambasciatore degli Stati Uniti in Oman. ‘Chiunque succederà al sultano dovrà affrontare un lavoro immensamente difficile.  Il tutto pur con la certezza che a parlare e decidere non sarà più Qaboos perché quelle sono scarpe impossibili da riempire. ‘ Si credeva che il sultano fosse malato da un po’ di tempo, anche se le autorità non hanno mai rivelato quale malattia dovesse affrontare. Un rapporto del dicembre 2019 del Washington Institute for Near-East Policy descriveva il sultano come affetto da ‘diabete e una storia di cancro al colon’. Qaboos ha trascorso otto mesi in un ospedale in Germania, tornando in Oman nel 2015, con la corte reale che ha solo affermato che il trattamento ricevuto aveva avuto successo. I giorni di preoccupazione per le sue condizioni erano poi terminati il 31 dicembre 2019, con la corte reale che lo aveva descritto in condizioni stabili.

Tra le tante peculiarità del monarca, Qaboos  aveva ritagliato per sé anche un’immagine alla moda in una regione i cui leader sono noti per un abbigliamento più austero. I suoi turbanti colorati spiccavano, così come le sue vesti aderenti con il tradizionale coltello khanjar curvo il simbolo dell’Oman , incastrato all’interno di preziose cinture. Occasionalmente indossava un turbante bianco per la sua convinzione di aver guidato spiritualmente i musulmani Ibadi dell’Oman, un ramo più liberale dell’Islam che precede la scissione sunnita-sciita.

La volontà del sultano di distinguersi, era la chiave dell’influenza dell’Oman nella regione. Mentre ospita solo circa 4,6 milioni di persone e riserve di petrolio minori rispetto ai suoi vicini, l’Oman sotto il Sultano Qaboos ha influenzato la regione in modi che altri non potevano.

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RK Montanari
RK Montanarihttps://www.lavocedelpatriota.it
Viaggiatrice instancabile, appassionata di fantasy, innamorata della sua Italia.

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