Prevista per domani, in concomitanza dell’anniversario dei 75 anni dall’alleanza Atlantica, l’apertura del vertice nella capitale americana, dal 9 all’11 di luglio, in cui i leader degli Stati membri si incontreranno per discutere numerosi temi caldi.
Sul tavolo del summit di Washington: Dal piano di aiuti per l’Ucraina, all’ingresso di un nuovo alleato, la Svezia, il rilancio della missione dell’Alleanza a livello globale e verso il Sud, con la nomina di un Rappresentante speciale del Segretario generale.
La due giorni non costituisce solamente una mera “occasione celebrativa”, ma piuttosto una “preziosa opportunità, dall’alto valore simbolico, per riaffermare compattezza, unità politica e determinazione degli alleati”. Al centro dei lavori “l’adattamento strategico e operativo” dell’Alleanza rispetto all’evoluzione del quadro di sicurezza. Con il conflitto in Ucraina infatti, si pone in nuovi termini, l’attuazione della missione della Nato, che rimane comunque “prettamente difensiva”.
L’obiettivo, è quello di far emergere una Nato rafforzata nella sua capacità di risposta alle sfide che riguardano il Sud. Su “forte spinta” di Roma e della premier Giorgia Meloni, saranno approvate una serie di misure incentrate sul dialogo e sulla collaborazione con le nazioni del vicinato meridionale, in particolare sarà introdotta la figura del rappresentante speciale da affiancare al segretario generale Nato per il Sud.
Nel contesto di preparazione del vertice di Washington, il segretario della Nato Jens Stoltenberg, in visita in Italia, era stato accolto a Palazzo Chigi dal Presidente Giorgia Meloni, proprio per un faccia a faccia sugli argomenti di stretta attualità: l’Ucraina, il Medio Oriente, il contributo di Roma all’Alleanza. In quell’occasione la Premier ha ribadito “L’aspettativa italiana che a Washington possano essere adottate decisioni concrete in risposta alle sfide caratterizzanti il fianco Sud, in coerenza con l’approccio a 360 gradi alla sicurezza euroatlantica previsto dal Concetto Strategico della Nato”.
Stoltenberg, dopo l’incontro, ha inviato una dichiarazione in cui spiega di aver “elogiato il sostegno dell’Italia all’Ucraina, inclusa la fornitura di un sistema di difesa aerea SAMP/T con la Francia” che dovrebbe essere incluso nel prossimo pacchetto di aiuti militari, in via di preparazione. Si è evidenziata anche la necessità di intensificare il lavoro del cosiddetto “burding sharing”, ossia la “condivisione dello sforzo”. Secondo l’ultimo report Nato, la stima per l’Italia sfiora l’1.5% per quest’anno. Durante il vertice, previsto anche il passaggio conclusivo dell’iter di nomina di Mark Rutte, che a partire dal primo ottobre assumerà ufficialmente il ruolo di Segretario generale, dopo il mandato decennale di Jens Stoltenberg. Per l’ex premier norvegese questo sarà l’ultimo summit, dopo quasi 10 anni al comando, prima di cedere il passo all’olandese.
Il programma della due giorni, “una preziosa opportunità’’
Domani, martedì 9 luglio, accompagnata dal vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani e dal ministro della Difesa Guido Crosetto, il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni parteciperà all’evento per i 75 anni della Nato. Si proseguirà poi con la sessione del Consiglio Atlantico, con al tavolo per la prima volta, anche la Svezia. Alla Casa Bianca successivamente, si terrà una cena offerta ai leader, dal Presidente Usa Biden. Mercoledì il Consiglio atlantico si riunirà aperto alle nazioni dell’indo-Pacifico sempre più strategico e conteso (Australia, Nuova Zelanda, Corea del Sud e Giappone) e dell’Unione Europea. Fondamentale per l’Italia, il rafforzamento, considerando la globalità delle sfide, seguendo l’approccio a 360 gradi previsto dal Concetto Strategico approvato nel 2022 a Madrid, sia la collaborazione tra Nato e Unione Europea.
A parer mio la Nato si sarebbe dovuta sciogliere quando si è sciolto il Patto di Varsavia!