Giorgia Meloni è stata chiara ieri: “manterremo i nostri impegni nei tempi prefissati, continuando a lavorare per poter dare soluzioni concrete agli italiani”; così è stato.
Il Presidente del Consiglio ha disinnescato in maniera repentina il dispositivo delle opposizioni affannate a strumentalizzare lo “scivolone“, come lo ha definito la Premier, a causa del quale è stata rinviata ad oggi l’approvazione definitiva del DEF.
La Camera ha dunque approvato con 221 sì e 115 no la risoluzione proposta dalla maggioranza (Fdi, FI, Lega e Civici d’Italia) e con 221 sì e 116 no la relazione sullo scostamento di bilancio. Via libera anche dal Senato con 112 favorevoli e 56 contrari alla risoluzione della maggioranza e con 112 favorevoli e 57 contrari allo scostamento di bilancio.
Fratelli d’italia: ora avanti per la Nazione
Si traccia la rotta per il futuro della Nazione: più crescita, meno tasse, maggiori tutele per famiglie e lavoratori, si legge sulla pagina Facebook del partito che ad oggi si conferma ancora primo nelle tendenze di voto degli italiani secondo la super media Youtrend.
Meno tasse e più competitività nel primo DEF del Governo Meloni
Il Documento persegue tre obiettivi principali per quanto riguarda la politica economica e di bilancio che il Governo intende realizzare:
- Rilancio dell’economia, attraverso l’individuazione di nuovi interventi a sostegno dei soggetti più vulnerabili, rinunciando gradualmente a quelle misure straordinarie di politica fiscale attuate negli ultimi tre anni;
- Riduzione del deficit e del debito della pubblica amministrazione in rapporto al prodotto interno lordo (PIL). Il Governo conferma gli obiettivi di indebitamento netto in rapporto al PIL già dichiarati a novembre nel Documento Programmatico di Bilancio (DPB), ossia 4,5 per cento quest’anno, 3,7 per cento nel 2024 e 3,0 per cento nel 2025. L’obiettivo per il 2026 viene posto pari al 2,5 per cento;
- Sostegno alla ripresa e alla crescita dell’economia italiana, garantendo ai cittadini un benessere economico più elevato di quello dei due decenni scorsi, caratterizzati da una profonda crisi in tal senso.
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Il Consiglio dei Ministri il 1 maggio al centro della riunione lavoro e inclusione sociale
Nella data simbolo della festa dei lavoratori, il Governo Meloni si riunirà per discutere, tra gli ordini del giorno, un decreto legge contenente misure urgenti per l’inclusione sociale e l’accesso al mondo del lavoro e un disegno di legge in materia di lavoro.
Link al comunicato sul sito del Governo qui.