Le Sardine hanno annunciato il lancio di una campagna di crowdfunding, che servirà per mettere in mare la seconda nave italiana per il soccorso umanitario. “C’è chi impacchetta la porta di Lampedusa – hanno attaccato le Sardine durante l’annuncio della loro nuova iniziativa – così come chi dà alle fiamme il campo di Moria a Lesbo, chi insulta Carola Rackete, chi accoglie gli sbarchi con manifestazioni di sdegno e chi firma i decreti di sicurezza: non è più tempo di stare a guardare, l’indignazione non basta”. E quindi la loro soluzione al problema dell’immigrazione clandestina è favorirla ancora di più mettendo in mare altri navi italiane, quando già abbiamo problemi con quelle straniere che si fanno beffe dell’Italia, scaricandoci centinaia di poveri cristi che in realtà sarebbero diretti altrove. “Sosterremo questa nuova avventura – hanno spiegato le Sardine – perché non vogliamo abituarci a chi muore di fronte alle nostre coste. Speriamo di poter festeggiare presto l’inizio delle missioni di ResQ e una flotta umanitaria sempre più numerosa”.
Del resto c’è poco da meravigliarsi, l’idea delle sardine è porta aperti e cittadinanza a tutti gli immigrati.