Lunedì sera, una bambina di tre anni, figlia di una famiglia afghana che ha presentato domanda di asilo, è stata trovata priva di sensi nel fango del campo per migranti di Kara Tepe sull’isola greca di Lesbo. La povera creatura sanguinava e secondo la prima diagnosi dei medici che erano nel campo e l’hanno visitata, era stata violentata . Ha ripreso conoscenza nell’ufficio del medico del campo ed è stata trasportata all’ospedale di Mytilene per ulteriori esami e cure. La polizia sta indagando sul caso. Lo riferisce il giornale online greco Proto Thema. Questo campo è stato creato dopo che il famigerato campo di Moria è stato bruciato, presumibilmente dagli stessi migranti , all’inizio dell’anno.
Il campo precedente di Moria era anche noto per il suo sovraffollamento e le condizioni precarie, insieme a un alto numero di aggressioni sessuali contro donne e bambini.
Nel 2018, un rapporto dell’Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati (UNHCR) ha affermato che il campo di Moria era diventato una zona vietata per donne e bambini a causa dei pericoli della violenza sessuale da parte dei migranti maschi.