La questione affidi illeciti provoca sempre dei gran travasi di bile tra gli esponenti Pd.
Appena sentono parlare di Bibbiano partono con le minacce e le querele. L’ultimo a cui è saltata la mosca al naso è il sindaco Pd di Mantova, Mattia Palazzi che ieri, dalla sua pagina Facebook, ha promesso ferro e fuoco a chi ha imbrattato con degli adesivi i cassonetti di Piazza Virgiliana. “Parlateci di Bibbiano” c’è scritto nelle etichette incriminate, e lui tuona nevrastenico, dal suo profilo social:
“Qualche cretino ha pensato bene di imbrattare diverse parti di piazza Virgiliana e del centro con questi adesivi – ha scritto nel post. Di Bibbiano parleranno le indagini che sono in corso. Intanto qui, che siamo a Mantova, ho chiesto alla Polizia Locale di verificare le telecamere per beccarli e sanzionarli per bene. Stiamo spendendo milioni per rendere più bella e pulita la città. I responsabili pagheranno tutti i costi per ripulire”.
Solo che nella foto, oltre agli adesivi, compare in primo piano lo scarabocchio di un writer.
E allora immaginiamo che, se per l’imbrattamento degli adesivi è stata allertata persino la Digos, probabilmente per il writer armato di bomboletta saranno stati chiamati di sicuro i Ros!!
E non siamo gli unici a pensare che quello del “decoro” sia solo un pretesto, dal momento che non tardano ad arrivare alcuni commenti ironici, come quello di chi gli fa notare, postandone la foto, uno striscione affisso abusivamente da mesi su un vecchio edificio, senza che destasse la stessa solerzia nella rimozione. Nel caso specifico lo striscione era anche firmato, quindi, se avesse voluto, il sindaco paladino del decoro urbano, avrebbe saputo anche a chi telefonare!
“Mantova è piena di adesivi “imbrattanti”, -prosegue il commentatore – come ad esempio quello di eQual, associazione che fa iniziative di interesse sociale. A me non danno fastidio e non credo che tu abbia elevato sanzioni al loro indirizzo. Quindi un po’ di coerenza”.
Il sindaco a quel punto, stizzito, si lancia in spiegazioni sulla differenza tra pubblico e privato, cantilenando che sugli edifici privati nulla puó fare il Comune, ma ormai non convince più nessuno: “Cerchi con le telecamere chi mette gli adesivi perchè sono contro il PD (io personalmente impiegherei gli agenti per cercare altro) e quelli che invece imbrattano firmandosi la passano liscia? boh..” chiosa il commentatore.
“Il vero motivo per la sparata e l’indignazione è che gli adesivi sono contro il PD.
Capisco che tu essendo di quell’area politica ne prendi le difese.
Però se la legge è uguale per tutti vorrei vedere la stessa indignazione per adesivi e striscioni di qualsiasi orientamento politico. Perchè a prescindere dal contenuto, o dalla proprietà pubblica o privata, tutti imbrattano la città.
Invece il messaggio che passa è che ci sono adesivi da rimuovere subito e altri che va bene rimangano. E non è un bel messaggio”.
Un altro posta la foto di adesivi di “azione antifascista” chiedendo: “Se non è ipocrita, Signor Sindaco, avrà fatto la stessa cosa con queste brutture”.
Il sindaco tace.