Pe-Acciaio, Donazzan (FdI-ECR): “Difendere imprese europee da follie green e concorrenza sleale cinese”

“Non possiamo far morire il settore dell’acciaio per le attuali norme europee perché significherebbe mettere a repentaglio migliaia di posti di lavoro e un asset strategico dell’industria italiana ed europea. Ora più che mai è necessario intervenire per cambiare il Green Deal e difendere il nostro patrimonio industriale dalla concorrenza sleale dei Paesi terzi come Cina e India che eludono le leggi e gli standard europei. Se non si sostituisce la folle ideologia ecologista con il sano pragmatismo rischiamo in Europa la desertificazione industriale”.

Lo ha dichiarato oggi la vicepresidente della commissione Industria, Ricerca ed Energia del Parlamento europeo, Elena Donazzan, intervenendo nella plenaria in corso a Strasburgo e replicando alle parole del commissario europeo per l’Uguaglianza, Helena Dalli intervenuta su come affrontare la crisi dell’acciaio e rilanciare il settore.

“Tre sono i problemi che vanno affrontati urgentemente – è il monito della vicepresidente della commissione ITRE – su tutti i costi dell’energia, la possibilità di considerare il rottame ferroso come materia prima critica impedendo così l’esportazione ed evitando il paradosso che questo vada in Turchia per essere lavorato e rientrare sul mercato con qualità e prezzi inferiori di quello prodotto in Italia, infine – conclude Donazzan – le emissioni, che non rappresentano un dogma di fede e che pertanto, per difendere l’intero settore a livello europeo, è necessaria l’immediata sospensione della carbon tax”.

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