“ In piena pandemia la città di Torino si preoccupa di mandare insegnanti di nidi e materne a scuola di gender anziché occuparsi di una città che sta in ginocchio. La legge Zan non è ancora approvata e già i grillini si portano avanti sacrificando i minori davanti all’altare della ideologia arcobaleno.” Sono le parole della parlamentare torinese Augusta Montaruli. “ Se tutto questo si vedrà concretizzarsi le famiglie torinesi devono essere libere anche nelle strutture pubbliche di scegliere i loro insegnanti e non sottoporre i propri figli a lavaggi di cervello. Un conto e’ impedire la discriminazione, un conto è, come vorrebbe Appendino, dire ai bambini che non esistono mamma e papà ed educarli al genere fluido compromettendo sia i minori che la libertà educativa delle loro famiglie”.