Piazza Italia: riscoprire il conservatorismo sociale partendo dalla Capitale italiana

Dal 4 luglio fino al 6 dello stesso mese, presso  Piazza Vittorio a Roma, hanno avuto luogo diversi Panel organizzati da “Fratelli d’Italia”, improntati sul dibattito politico e sulla centralità do quest’ultimo nel cambiamento dell’intera nazione.

L’incontro si è svolto nella Capitale italiana, ma le tematiche discusse riguardano nella totalità la nostra penisola, specialmente dopo anni in cui la vera politica democratica è stata messa in omvìbra da Partiti politici che – con il passare del tempo – hanno dimostrato le loro debolezze nei confronti dei sondaggi e dei risultati guadagnati dall’odierna coalizione,

Fondamentali le discussioni diplomatiche tra gli ospiti susseguitisi durante gli eventi, poiché tracciare una rotta vuol dire confrontarsi sugli argomenti fondamentali per la nostra popolazione.

Qualcuno potrebbe considerare l’impatto di questa manifestazione come strettamente marginale, tuttavia lo scopo dell’associazionismo  politico riguarda inequivocabilmente la comparazione tra canoni e visioni comuni o meno. Lo scopo della democrazia risiede proprio nel confronto di ogni forza presente sul campo, per consentire ai cittadini di votare per una rappresentanza favorevole per le necessità nazionali.

Qualcuno potrebbe sviscerare tesi riguardanti una presunta mancanza di plurariltà nell’ambiente, ma l’accesso libero alle testate giornalistiche e a tutti i cittadini italiani in genere, potrebbe tranquillamente smentire le voci di corridoio.

Ricostruire una visione raggiante e centrale del nostro territorio, sembra essere il presupposto per plasmare una linea politica aldilà delle segregazioni. Secondo gli interventi degli esponenti inerenti a FdI, il pensiero dei vari esponenti in loco è risultato fondamentale per la comprensione dei problemi nazionali.

Molti sono stari i partecipanti a questa dimostrazione: lo spazio degli interventi è riuscito a regolare gradualmente le tematiche centrali dei vari confronti, consentendo agli ospiti di esprimere un punto di vista sull’attuale situazione romana ( e non solo). Dal primo dibattito che ha avuto luogo il primo giorno con la partecipazione della Segretaria Politica Arianna Meloni, sulla centralità del Capoluogo italiano per eccellenza e quelle esigenze da prendere in considerazione per consentire uno sviluppo urbano favorevole.

Tra le argomentazioni esposte durante  le conversazioni , figurano le tesi sulla valorizzazione delle periferie romane e la centralità delle ultime – non per importanza –, su cui ha dibattuto anche il Ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, La centralità delle ubicazioni limitrofe rispetto alla capitale, dimostra l’importanza delle ubicazioni per una versione limpida della città. D’altra parte sarebbe assurdo tentare di gestire l’Urbe senza conoscerne le esigenze.

Durante le giornate dedicate ai confronti, si è discusso anche sull’argomento “Giubileo” ora fondamentale: Wanda Ferro, Sottosegretario di stato al Ministero dell’Interno, ha dichiarato quanto sia importante la sicurezza di Roma per consentire uno svolgimento sereno di questa occasione. Peraltro, il manifesto di questi ragionamenti offre uno spunto per migliorare la città indicata in vista di un evento piuttosto importante non soltanto dal punto di vista religioso. Ma anche culturale.

Nel corso dei Panel, sono intervenute figure come il Ministro della Giustizia, Carlo Nordio, Ed il Presidente della Commissione Antimafia al Senato, Chiara Colosimo. Le precedenti figure, hanno spiegato modestamente gli scopi della nostra giurisdizione e i cambiamenti delle attività criminali nel corso del tempo: queste rimangono da sempre i nemici giurati della nostra Repubblica.

Nell’ultimo giorno si è parlato anche dell’importanza culturale riguardante Roma ed in particolar modo la rilevanza di quest’ultima nel panorama contemporaneo: alla discussione ha partecipato anche il Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, il Presidente della Commissione culturale e deputato di Fdi, Federico Mollicone, con la partecipazione dell’On, Francesco Filini – Centro Studi FdI – e il Direttore de “La Voce del Patriota” Ulderico de Laurentiis. La cultura romana traccia un segno indelebile nella storia della nostra Patria italiana, un solco inestinguibile che aleggia tra gli uomini d’azione e gli intellettuali ottocenteschi, passando per il ‘900 e le figure postume appartenenti al secolo breve.

Concepire nuovamente una Roma valoriale e colma di misure che la rendano fondamentale per il panorama politico, sembra essere l’obiettivo di FdI, ora fortemente interessata a costruire un’alternativa locale e nazionale su tutti i territori in mano alle giunte non consapevoli dei bisogni popolari.

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Gabriele Caramelli
Gabriele Caramelli
Studente universitario di scienze storiche, interessato alla politica già dall’adolescenza. Precedentemente, ha collaborato con alcuni Think Tank italiani online. Fermamente convinto che “La bellezza salverà il mondo”.

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