PNRR, Fitto: “Polemiche strumentali per nascondere gli ottimi risultati del governo”

Il ministro Raffaele Fitto ha risposto a una serie di polemiche suscitate dalla Memoria della Corte dei Conti dello scorso 18 marzo, riguardante presunti problemi di copertura finanziaria in merito a nuove misure legate all’attuazione del PNRR. Misure che, come ricordato da Fitto, aveva ottenuto l’ok della Ragioneria Generale dello Stato che, appunto, “verifica – come ricordato da Fitto – la sussistenza della copertura finanziaria di tutti i provvedimenti normativi statali”. Tuttavia, all’epoca della prima redazione del PNRR, “nessuno, ma proprio nessuno – ha fatto notare il ministro – ha avuto qualcosa da obiettare rispetto alla scelta di inserire nel Piano oltre 68 miliardi di euro di progetti” che non sarebbero mai stati realizzati “nei modi e nei tempi previsti” dal Piano, “portando così al corrispondente definanziamento e alla perdita delle risorse”.

In materia di sanità, ha ribadito il ministro, non c’è stata “nessuna riduzione delle risorse”, ma solo una rimodulazione dei fondi, “riallocando i progetti che, per ritardi e criticità attuative, non potevano essere conclusi”. Per questo, la spesa in fatto di sanità è stata confermata a 15,625 miliardi, con 500 milioni di euro per l’incremento dei costi delle materie prime. “In sintesi – ha detto Fitto – le risorse non solo non sono diminuite, ma sono addirittura aumentate”.
“Al tempo stesso – ha aggiunto il ministro – è bene ricordare che la verifica effettuata ha consentito di accertare che, alla data del 31 dicembre 2023, su un totale di 1,650 miliardi di euro, originariamente assegnati dal PNRR, risultavano spesi soltanto 99,65 milioni di euro. È su questo dato che bisognerebbe riflettere”. Nei prossimi giorni, ci sarà un dialogo tra governo e Regioni in merito all’individuazione dei fondi. Ma in generale, ha ribadito Fitto, si tratta semplicemente di “un’inutile polemica che accompagna il lavoro complesso che stiamo portando avanti e che – ha concluso Fitto – ha consentito, piaccia o meno, di collocare l’Italia al primo posto per stato di avanzamento del PNRR”.

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Giovanni Curzio
Giovanni Curzio
Giovanni Curzio, 21 anni, napoletano, studente alla facoltà di Giurisprudenza della Università degli Studi Suor Orsola Benincasa. Da sempre è appassionato di giornalismo sia di cronaca che sportivo. Collabora anche con agenzie di stampa ed emittenti radiofoniche e televisive della Campania.

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