“Ogni tanto il governatore Giani tira fuori dal cilindro l’ex Creaf di Prato per proporre una soluzione alla sua disastrosa gestione della sanità toscana. Ieri ne ha sparata un’altra: l’ex Creaf potrebbe diventare una casa di comunità.
Questo contenitore vuoto è diventato il monumento all’incapacità del Pd ed è costato almeno 26 milioni di euro! Stiamo seguendo da tempo le vicende connesse a questo edificio, abbiamo fatto l’ultimo sopralluogo nel marzo del 2023 e si presentava come un capannone abbandonato a sé stesso.
Il governatore Eugenio Giani ha detto decine di volte che lì sarebbe sorto il primo ospedale di comunità della Toscana. Peccato che non avesse mai informato la Asl sulle sue intenzioni, tanto che l’Azienda non ha mai iniziato le pratiche per cambiare la destinazione d’uso dell’edificio. Siamo di fronte all’ennesimo annuncio del presidente? Sarà stato fatto il necessario cambio di destinazione d’uso? Per avere delle risposte a riguardo, presenteremo una interrogazione specifica in Consiglio regionale.
Intanto c’è da dire che la proposta non ci convince considerando le fallimentari esperienze di case di comunità che troviamo nella nostra Regione: queste sono nella maggioranza dei casi – come a Livorno, Certaldo ed Empoli – degli edifici vuoti in cui non vengono erogati servizi. Vuole trasformare l’ex Creaf in un’altra disastrosa casa di comunità? Al governatore non sembra di aver preso sufficientemente in giro i pratesi?
Gli annunci del governatore sono oggi ancora più insostenibili e offensivi se si considera che a causa della sua incapacità nel governare i sevizi sanitari, ha dovuto alzare le tasse alla maggioranza dei toscani“ lo dichiarano il deputato FdI Chiara La Porta e il capogruppo di Fratelli d’Italia nel Consiglio regionale toscano Francesco Torselli.