Premio Nobel per la Pace 2021: Trump riceve nomination.

L’accordo Israele – UAE alla base della proposta del parlamentare norvegese Christian Tybring-Gjedde

Lo sforzo profuso per il raggiungimento di un accordo di pace tra Israele e Emirati Arabi Uniti è valso al Presidente degli Stati Uniti d’America, Donald Trump, la nomination per il Premio Nobel per la Pace. Un momento storico, in effetti, sancito da una telefonata tra Trump, Netanyahu e Mohammed bin Zayed, il principe ereditario di Abu Dhabi che apre la possibilità alla stabilizzazione delle relazioni tra Israele ed i Paesi arabi.

La motivazione? “Per i suoi meriti, penso che lui abbia fatto molto di più per cercare di creare la pace tra le Nazioni della maggior parte degli altri candidati al Premio per la pace”, ha dichiarato a Fox News in una intervista esclusiva Tybring-Gjedde, membro del Parlamento e presidente della delegazione norvegese all’Assemblea parlamentare della NATO (https://www.foxnews.com/politics/trump-nominated-for-nobel-peace-prize-by-norwegian-official?fbclid=IwAR258k8N1Elw0r2D1qELZHGCIt0RGuB6rPhebjuIBf9e6dZFleNhkymNbyE)

Come riportato dalla testata giornalistica americana, nella sua lettera di nomina indirizzata al Comitato per il Nobel, Tybring-Gjedde ha affermato che l’amministrazione Trump ha svolto un ruolo chiave nello stabilire le relazioni tra Israele e gli Emirati Arabi Uniti. “Poiché si prevede che altri paesi del Medio Oriente seguiranno le orme degli Emirati Arabi Uniti, questo accordo potrebbe essere un punto di svolta che trasformerà il Medio Oriente in una regione di cooperazione e prosperità”, ha scritto il parlamentare norvegese che non ha dimenticato di citare anche il ruolo fondamentale del Presidente Trump nel facilitare la ripresa delle relazioni tra altri in conflitto come India e Pakistan, Corea del Nord e Corea del Sud.

Ad oggi, in effetti, Trump appare dopo quasi 40 anni il primo Presidente USA a non aver trascinato l’America in nuovi conflitti.   “Non sono un grande sostenitore di Trump”, ha detto ancora Tybring-Gjedde a Fox News. “Le persone che hanno ricevuto il Premio per la Pace negli ultimi anni hanno fatto molto meno di Donald Trump. Ad esempio, Barack Obama non ha fatto nulla “.

“Sono sorpreso, onorato e profondamente commosso, ma non sono sicuro di meritare il premio”. Così lo stesso Barack Obama commentò la decisione di assegnargli il Premio Nobel per la pace 2009. “Accetto questo premio come chiamata all’azione per tutte le nazioni di fronte alle sfide del ventunesimo secolo”, disse. In effetti, cosa fece Obama per la pace nel mondo? Pakistan, Iraq, Afghanistan, Siria, Somalia, Yemen, Libia: questi (alcuni) degli scenari di guerra nei quali sono state impiegate le forze militari americane dal Presidente democratico nei suo otto anni alla Casa Bianca.

Sarà interessante vedere, nelle prossime ore, la reazione dei media e del mondo della politica americana a questa nomination, che arriva nel pieno di una campagna elettorale per le presidenziali difficile e combattuta, nella quale il Presidente Trump si è trovato a dover fronteggiare non solo la crisi COVID ma anche rivolte interne che stanno scuotendo gli Stati Uniti nel profondo. Le settimane a venire, infatti, saranno decisive per il Presidente Trump e anche per quella parte di mondo “libero” che ha deciso di combattere la globalizzazione ed il pensiero unico dominante.

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