“Le critiche di Conte, della Schlein e della Cgil per l’abolizione del reddito di cittadinanza? Pretestuose. Sin dalla sua formulazione originaria, quella fatta dal governo Conte, il reddito di cittadinanza è stato concepito come una misura a termine e non come un assegno da erogare vita natural durante. I percettori lo avrebbero comunque perso a un certo punto, considerato che c’è chi lo riceve da quattro anni”. Così il sottosegretario per l’Attuazione del programma di governo Giovanbattista Fazzolari interpellato dall’ANSA. “La modifica voluta dal governo Meloni – osserva – tutela i fragili: invalidi, anziani, over 60 in difficoltà, famiglie con minori a carico. Perde l’assegno solo chi è abile al lavoro, ha tra i 18 e i 59 anni, e non ha figli minori a carico. Questo non è stato comunicato con un sms, come ci viene contestato, ma scritto sette mesi fa nella legge di bilancio di dicembre 2022 e reso noto da tutti i mezzi di comunicazione con largo anticipo. Ripeto: le persone che perderanno oggi il reddito di cittadinanza, lo avrebbero perso anche con la norma dei grillini. Anzi, grazie a noi almeno i fragili lo manterranno. Se questo è il livello dell’opposizione temo che ci toccherà governare a lungo”.
Rdc, Fazzolari: da Conte, Schlein e Cgil critiche pretestuose
Era una misura a termine, noi almeno abbiamo tutelato i fragili.