“Sono stati numerosi i punti assorbiti dalle proposte di Fratelli d’Italia sullo schema della relazione della commissione VII per l’individuazione delle priorità del Recovery Fund, per questo ci siamo astenuti. In particolare, per la cultura sono stati recepiti i nostri rilievi relativi all’utilizzo prioritario dei fondi per la valorizzazione dei beni culturali pubblici e privati, la loro innovazione e il loro efficientamento energetico; per la valorizzazione dei lavoratori dello spettacolo dal vivo; per l’internazionalizzazione dell’audiovisivo; per la digitalizzazione del patrimonio. Sullo sport, sono stati recepiti i nostri rilievi sulla necessità di indirizzare linee di finanziamento per l’innovazione dell’impiantistica sportiva e per la messa in sicurezza delle palestre scolastiche. Sulla scuola, in particolare, riteniamo rilevante l’assorbimento dei nostri punti relativi all’utilizzo dei fondi per agevolare il diritto allo studio e per contrastare il precariato scolastico. Riteniamo, comunque, che il vincolo dei fondi ai progetti di transizione green e digitale, in questo momento di crisi generale, sia quantomeno inopportuno, nonostante FDI sia sempre stata favorevole all’innovazione e alla sostenibilità. Dai dati contenuti nell’ultimo documento tecnico della Commissione Europea emerge che i pagamenti della Recovery and Resilience Facility, cuore del Recovery Fund, per anni arriveranno con il contagocce: nel 2021 sarà erogato appena il 6% dei fondi, il 9% nel 2022. Il 20% degli importi sono previsti solo dopo il 2027, a oltre sei anni dall’inizio della crisi.”
Così il capogruppo di Fratelli d’Italia in commissione Cultura, Sport, Istruzione, responsabile Cultura e Innovazione del partito, deputato Federico Mollicone.